Salerno: M5S interrogazione vendita Centrale del Latte
Mimmo Pisano — Angelo Tofalo Al Ministro dell’Economia e delle Finanze. Per sapere — premesso che: il d. l. 6.7.2012 n. 95 (S.O. n. 141 G.U. 6.7.2012 n. 156), recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”, dispone che “Nei confronti delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, che abbiano conseguito nell’anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90 per cento dell’intero fatturato, si procede, alternativamente:
a) allo scioglimento della società entro il 31 dicembre 2013;
b)all’alienazione, con procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore del presente decreto entro il 30 giugno 2013 ed alla contestuale assegnazione del servizio per cinque anni, non rinnovabili, (3) a decorrere dal 1° gennaio 2014”;
- in conformità a tale disposizione, il Comune di Salerno, sulla base della delibera di Giunta n. 49 dell’8 marzo 2013, ha avviato, mediante avviso pubblico del 12 marzo 2013, la raccolta di manifestazioni di interesse da parte di soggetti pubblici e privati all’acquisto delle quote di capitale di società partecipate, elencandole per ragione o denominazione sociale, partita IVA, REA, capitale posseduto e oggetto sociale;
- tra le società ricomprese nell’avviso pubblico, le cui partecipazioni il Comune intende alienare, figura anche la ” Centrale del Latte di Salerno Spa “, azienda di produzione e commercializzazione di latte fresco e derivati, che, per difetto della qualità di ente strumentale del Comune di Salerno, di oggetto sociale ( cessioni di beni e non prestazioni di servizi ) nonché di fatturato, non risulta destinataria passiva delle disposizioni portate dal d.l. 95/2012;
- l’illegittima inclusione della ” Centrale del Latte di Salerno Spa ” nell’avviso pubblico costituisce l’esito, incongruo e non motivato, di un processo decisionale sottratto alla competenza istituzionale del Consiglio Comunale in violazione dell’art. 42, lett. e), d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 ( TUEL );
- la ” Centrale del Latte di Salerno Spa “, la sola ad aver ricevuto manifestazioni di interesse, è altresì l’unica società partecipata ad essere in attivo ed a rappresentare, in completa contrapposizione rispetto a tutte le altre aziende partecipate – i cui bilanci espongono allarmanti situazioni finanziarie – una fonte continua di finanziamento per il Comune di Salerno, così come dimostrato dalla annuale percezione di utili da parte dello stesso Ente subregionale;
- il Procuratore Generale Aggiunto presso la Corte dei Conti, nel giudizio sul Rendiconto Generale dello Stato (esercizio 2010) in data 28 giugno 2011 ha testualmente affermato che occorre sottoporre a severo scrutinio i rapporti ” … tra le autonomie locali e gli organismi da esse partecipati, che possono nascondere situazioni debitorie o modalità di indebitamento in funzione del patto di stabilità, i cui effetti possono produrre squilibri di bilancio nascosti” — :
se, a preminente tutela degli interessi pubblici nonchè dei lavoratori della “Centrale del Latte di Salerno S.p.A. “, non intenda acquisire elementi di conoscenza con riferimento a quanto rappresentato in premessa, anche per il tramite dei servizi ispettivi di finanza pubblica, considerata la gravissima situazione di bilancio del Comune di Salerno e della quasi totalità delle sue partecipate.