Salerno: Covatta e Rezza inaugurano Linea d’Ombra 2013

Sono le Visioni di CortoEuropa e delle Web Series e le Azioni di Giobbe Covatta e del binomio Antonio Rezza e Flavia Mastrella a inaugurare domani, mercoledì 5 giugno, la XVIII edizione di Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani, appuntamento dedicato alla creatività contemporanea diretto da Peppe D’Antonio, promosso dall’Associazione SalernoInFestival e finanziato da Comune di Salerno e Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, in programma al Teatro Verdi di Salerno fino a sabato 8. Subito nel vivo le sezioni competitive di VISIONI, dedicate alle varie forme della creatività audiovisiva. Dalle 19.00 alle 20.30 la Platea del Verdi accoglierà il primo gruppo di opere in concorso per CortoEuropa, selezionate con la consulenza artistica di Luca Granato: tra i cinque corti presentati anche Full of Life di Vincenzo Mineo, l’unico film italiano in gara. Sempre dalle 19.00 alle 20.30 presso la Saletta Video allestita nel Massimo salernitano, giurati e appassionati di Web Series potranno seguire i primi tre titoli, sui sei in gara, selezionati da Progetto IMMaginario 2.0 di Perugia tra le migliori produzioni italiane dello scorso anno: She Died, che porta la firma del Giffoni Film Festival, Soma, ideata, diretta e prodotta da volti noti della soap Un Posto al Sole, e Stuck, interamente girata in inglese, con Riccardo Sardonè protagonista. Alle Visioni in concorso si affiancheranno le “Azioni” comiche e dissacranti dei primi due ospiti del Festival. È la ‘comicità intelligente’ il filo rosso della prima giornata dedicata alle arti performative: i primi due appuntamenti della sezione (che si avvale della consulenza artistica di Agostino Riitano) declineranno il tema portante dell’edizione, “Smart Life – Vita intelligente?”, attraverso gli sguardi acuti e brillanti di Giobbe Covatta e Antonio Rezza. Il comico partenopeo sarà impegnato in un incontro-spettacolo, nato appositamente per Linea d’Ombra, per raccontare “Quel che ho capito sui Monty Phyton” (ore 21): la performance inedita – che introduce la maratona cinematografica notturna che il Festival dedicherà venerdì al gruppo comico anglosassone – sarà anche l’occasione per riflettere, alla maniera di Giobbe, sulla comicità di ieri e di oggi e sulla forza propulsiva della satira di costume nel raccontare la società moderna, incalzato da Luigi Marmo.  A seguire (ore 22.15) il palcoscenico del Verdi sarà tutto per Antonio Rezza, che porta in scena il suo “Pitecus” – (mai) scritto dallo stesso performer con Flavia Mastrella. Un’analisi sul rapporto tra l’uomo e le sue perversioni attraverso una galleria di personaggi, brutti somaticamente ed interiormente, che sprigionano qualunquismo a pieni pori: laureati, sfaticati, giovani e disperati alla ricerca di un’occasione che ne accresca le tasche e la fama, pluridecorati alla moralità che speculano sulle disgrazie altrui, vecchi in cerca di un’identità che li aiuti ad ammazzare il tempo prima che il tempo ammazzi loro. Il tutto in quadri di scena a cura di Flavia Mastrella –  un’operazione di arte applicata alla drammaturgia –  che conferiscono allo spettacolo un linguaggio figurativo che mischia colori e parole.