Il cuore di San Pio per tutto il mondo!

di Rita Occidente Lupo

Iniziata l’ostensione delle spoglie di San Pio da Pietrelcina, con solenne concelebrazione, presieduta dal prefetto della congregazione delle cause dei Santi, Angelo Amato. Un’omelia toccante, per quanti di buon’ora han raggiunto il paesino garganico o avviati dal giorno precedente, come tanti stranieri. Padre Pio, Santo di tutti! Come attestato dalla massiccia partecipazione d’Irlandesi e Brasiliani, insieme adItaliani. Ma le polemiche, non cessano. Dopo l’ostensione di quattro anni fa, ora permanente il Suo corpo, nell’urna di vetro, nella basilica Inferiore, di Renzo Piano. Dinanzi alla quale, in tanti a storcere il naso per la sontuosità. Storia vecchia ormai, giacchè chi ha conosciuto il Frate stigmatizzato, non si capacita di come possa essere stato dedicato a Lui un luogo di culto in antitesi col Suo messaggio di povertà. Se il fenomeno ostensione, un traino di turismo religioso, per cercare di riportare anche l’economia fiorente, che un tempo viveva il Comune garganico, la crisi dietro l’angolo non nicchia. Inoltre, il fatto che non sia più in quella cripta, da Lui voluta, dove perfino Papa Wojtyla inginocchiato, lascia perplessi. Si vuol cercare di mantenere viva la fede anche per il Frate delle stigmate, per il messaggio di salvezza che in vita ha dato con l’oblazione di se stesso fino alla morte, ma non si favorisce il clima di raccoglimento in una dispersiva cattedrale sacra! Inoltre, il cuore del Santo, quattro anni fa con l’esumazione delle spoglie, estratto, conteso nel paesino natale, Pietrelcina. Ma San Giovanni Rotondo non cede la reliquia e tiene fermo il proposito che San Pio resti interamente nel Gargano, dove spenti gli ultimi istanti terreni. “Farò più rumore da morto che da vivo!” esclamò…ma non si riferiva certamente alle querelle che sanno tanto di gossip, accese intorno alla Sua persona. Lui, l’uomo dei Rosari e della meditazione, dell’obbedienza e del silenzio, in pasto ad animati dibattiti, che anzicchè avvicinare a Dio, finiscono per creare dissapori ed allontanare dalla Verità. Chi l’ ha conosciuto o ne ha letto biografie, sa perfettamente che la Sua storia, all’ombra del mistero, costellata di un fiat alla volontà divina, nell’amore alla croce, senza protagonismi o agiatezze, in ossequio alla regola scritta dal Poverello d’Assisi  una volta per sempre!