A te che leggi entro mezzanotte…”Stella nascente”
“A volte sei gentile a volte poi tu bruscamente cambi e non ti conosco più che strano uomo sei tu un condottiero che vince e poi distrugge quel che ha, mio caro uomo non va no, non si mangia la buccia gettando via la mela e mi ritrovo un po’ più sola ormai pur rimanendo al fianco” . La volubilità, arma dello scompenso. Giammai svezzato quel loro amore, afferrandolo con l’età della ragione. A lui, incantato più del sogno che della realtà, come a lei, irretita più dal platonismo, che dal viverlo un rapporto, toccato numerar attese. Attimi opachi, su quel presente spesso ad estraniarla, non appartenendole diverso, da come disegnato. Single di successo, sfidando sguardi e maldicenze: stalloni e conigli, disdicenti. Con oche starnazzanti, sempre sulla cresta del pettegolezzo geloso. Tra sottili spire d’invidia, civette malauguranti sul cammino. Lui, per tanti tratti, al suo fianco. Anche se da un’altra parte, parallelo, sovrapponibile. Nel firmamento umano, non soli. Ora, rinnegava la loro storia: da tempo picconati tanti sacrifici. Dietro i suoi lunatismi, le sue altalene umorali, i suoi assensi sentimentali lei, piccola fiammiferaia. Sempre estratto dalla scatola, anche allo stremo del freddo della sua anima, un cerino per lui, tra le tenebre avanzate: stretta la mano nella tempesta, carburandogli i neuroni in stand bye. Vegetati i suoi, in uno straccio d’assensi, al suo autonomo fare. Sempre lei, a dirigere la scena: ad imporgli una traghettata verso arenili amici. Ora, aveva tirato il sipario su quella story… allontanandola. L’aveva avuta accanto sempre, condottiero vincente anche sconfitto: senza capirne il valore da non perdere. Il destino gliel’aveva donata una sera, persa nella notte dei tempi, sotto una luna beffarda, per non farlo strozzare dalla malinconia! E lui…la perdeva!