3-0 alla Pro Patria, la Salernitana ipoteca la Supercoppa

Maurizio Grillo

Non c’è trippa per gatti. La Salernitana non lascia neanche le briciole ad i suoi avversari ed annienta la Pro Patria nell’andata della Supercoppa con un perentorio 3-0. Guazzo e Gustavo firmano un blitz esterno che avrebbe potuto avere anche dimensioni superiori. Tale è stata la superiorità espressa dalla Perrone Band che nessuno avrebbe gridato allo scandalo se il match si fosse chiuso con un divario di reti ancora maggiore. I granata hanno, infatti, dominato l’incontro surclassando i lombardi per tutto l’arco della durata del match e sfiorando ripetutamente la marcatura, anche a giochi già fatti. Praticamente inoperoso Dazzi, mai severamente impegnato dai bustocchi, autore solo di un intervento con i pugni su conclusione dalla distanza. Luciani è stato il solito stantuffo a destra, abile nel fornire nerbo alla manovra di gioco attraverso le sue proverbiali sgroppate sull’out. Ottima prova per la coppia difensiva Molinari – Tuia, capaci di disinnescare i pericoli che avrebbe potuto creare il temibile tandem Serafini – Cozzolino. Piva ha disputato il solito incontro diligente, mettendo il proprio zampino nel gol di Gustavo, propiziando l’uscita a vuoto del numero uno avversario con un cross dalla tre quarti. A centrocampo si è vinto l’incontro. Montervino-Perpetuini-Mancini è un terzetto che fa gola anche a squadre di serie B. Il capitano granata ha giocato, come al solito, una gara di grande abnegazione e sacrificio tattico, rendendosi utile alla causa nella distruzione del gioco avversario. Perpetuini ha smistato bene la sfera e Mancini ha dimostrato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di essere un giocatore di categoria superiore, deliziando i 400 impavidi supporters granata giunti a Busto Arsizio con giocate di fine, specie una veronica fra due avversari eseguita nel primo tempo. Gustavo ha timbrato il cartellino con la complicità del portiere avversario e dei difensori bustocchi protesi nel tentativo di evitare che il suo tiro varcasse la linea di porta. L’italo-brasiliano spera di avere fatto buona figura sotto gli occhi del ct Bertotto, presente in tribuna. Guazzo è tornato ad essere principe: due gol di rapina, da vero attaccante hanno regalato i tre punti alla Salernitana e gli hanno consentito di raggiungere quota 17 in classifica marcatori, record personale storico. Adeleke, in grande spolvero nell’ultimo scorcio di stagione, ha disputato una prova di grande qualità, cui è mancata solo la gioia personale del gol per coronarla. Rinaldi ha contribuito a mantenere il vantaggio nelle fasi finali del match, Capua ha firmato l’assist per il secondo gol di Guazzo. Topouzis senza voto. La Salernitana, dunque, ha già mani sulla coppa. Solo un clamoroso scivolone all’Arechi impedirebbe ai granata di centrare il secondo trofeo della proprio ultra novantennale storia, dopo il “Berretti” del 1969. Non dire, però, gatto se non ce l’hai nel sacco.