Un panorama francescano

Padre Oliviero Ferro  

Se volete godere di un panorama stupendo che va dalla zona orientale di Salerno fino al centro storico con le sue chiese e il Duomo, il porto fino alla costiera,salite fino al monastero di san Lorenzo e alla chiesa di s.Anna. Non  dimenticate,percorrendo via Tasso, di fare una visita ai Giardini di Minerva,deliziandovi del verde e ascoltando ancora una volta i consigli di Matteo Silvatico e dei suoi allievi della Scuola Medica Salernitana. Il monastero di san Lorenzo,in origine, apparteneva all’Ordine Benedettino. Vi sono documenti che lo attestano fin dal 976. Poi,insieme a quello di san Benedetto,sarà donato all’Abbazia di Montecassino nel 1060 da Gisulfo II. Alla fine del XIII secolo passa all’ordine Francescano. Nel 1589 le Clarisse abbandonano il monastero per trasferirsi in quello di san Michele arcangelo(vicino alla chiesa di s.Benedetto). Nel 1616 viene ripreso dai Frati Riformati di Principato Citra e adeguato alle nuove esigenze. Nel 1811 viene soppresso. Alterne vicende, fino a che nel 1954 la chiesa è riaperta al culto e una parte del monastero(utilizzato anche come carcere nel tempo) è affidata i Francescani. Sono interessanti le descrizioni di p.Niccolò di Spinazzola(1624-1628) dove si parla dei grandi lavori effettuati. Riportiamo la relazione degli incaricati della soppressione nel 1811 “Il monastero…contiene quattro piani con un sotterraneo,ove vi sono delle stalle nel cui ingresso vi è picciolo giardino con fonte d’acqua perenne. Nei primi tre piani all’aperto verso mezzogiorno vi sono ventisei picciole stanze…nella parte di settentrione,ed occidente vi è il refettorio,Cucina,Cannava d’urgenza…il quarto piano contiene la libreria con tre stanzini contigui ed altre ventiquattro stanze addette all’uso dell’Infermeria…vi è anche Cappella per comodo degli Ammalati…Verso la parte settentrionale vi è altro giardino formato da varie piazzette, e da una falda di montagna molto pendinosa…ed una sorgiva di acqua che si conduce all’Ospedale de’ Carcerati, e a varie case di particolari possessori:la superficie delle fabbriche del Monistero è di carica moggio uno”. La chiesa,dedicata a s.Anna,ristrutturata nel Seicento(di origine medievale), è ricca di dipinti,naturalmente di argomento francescano. Tra gli autori, il Rodriguez,siciliano, che opera a Napoli tra il 1594 e il 1606. Anche A.Solimena ha lasciato le sue tracce nel “s.Francesco che chiede l’indulgenza per la Porziuncola”(1670). Per finire, ricordiamo sull’altare maggiore il busto ligneo policromo di s.Anna(che dà il nome alla chiesa), datato alla fine degli anni ‘90 del XVII secolo. E uscendo, fermatevi sulla balconata,lasciando che i raggi di sole vi riscaldino, mentre i gabbiani volteggiano,facendo la spola dal castello Arechi fin giù verso il porto per accogliere le navi che dolcemente entrano nel golfo di Salerno.