Jannacci-Califano: voglia di vivere!

di Rita Occidente Lupo

La canzone italiana ha vissuto un triduo pasquale a lutto per la scomparsa di due big cantautori e non solo. Enzo Jannacci, medico cabarettista, indimenticato col suo “Vengo anch’io, no tu no” ed “Il Califfo”, per le sue frequenti relazioni amorose, Franco Califano, di origini paganesi. Entrambi hanno lottato contro un male,  alla fine vincente. Milano e Roma strette intorno ai  feretri, porgendo loro un omaggio amicale ed un tributo di fan. Califano, che ha firmato anche brani quali “Minuetto” e “La musica è finita” aveva vissuto sregolatamente anni fa, fino alle patrie galere, proprio in antitesi a quella noia, da lui aborrita! Dinanzi a carriere artistiche che hanno portato in auge stili, come il rock per Jannacci, l’intensità del vivere. Per Califano  quella che “Senza parole” gli aveva permesso di rimandare emozioni e sentimenti anche super circondato. La musica, perenne nostalgia dell’anima, struggente occasione di ritrovarsi, mentre per Jannacci, satira senza fiele. Applausi scroscianti al commiato delle esequie, per due divi che hanno vergato una pagina autorevole della canzone contemporanea, rimandante tanta voglia di vivere!