Un abbraccio ci puo’ donare un giorno in piu’

Barbara Gentile

Quante volte hai avuto paura di un abbraccio? A me è capitato spesso;  l’ho sempre mascherata dicendo “Mi dai un bacino?”. Ma il contatto vero, quello che è esternato con  l’abbraccio il gesto che esprime affetto o amore, mi ha sempre intimorito. La debolezza e il senso di inferiorità provocate dalla disabilità hanno abortito questo gesto. Già era complesso rimanere nella stessa stanza con persone senza problemi, avere un contatto fisico con queste, praticamente impensabile. Acquistando maggiore fiducia in me stessa, ho iniziato ad avvicinarmi agli altri e sentendo che questo mi portava piacevoli sensazioni, mi sono lasciata andare,fidandomi. Sentire il calore che si diffonde nel tuo corpo dopo aver ricevuto un abbraccio affettuoso, riscalda il gelo causato dalla solitudine. L’abbraccio ci fa sentire protetti, accuditi e soprattutto amati. L’Amore trasforma le persone e quale è il primo passo da fare se non abbracciarci? Quando ero in sedia a rotelle questo era più difficile; vedevo nello sguardo delle persone il timore ad avvicinarmi, a sfiorarmi, ora l’uso delle stampelle rende tutto più semplice, non devo accostarmi solo io e chiedere quello che invece dovrebbe avvenire in maniera naturale o cercare un sorriso nel volto della gente. Un abbraccio, uno di quelli che ti avvolge e ti toglie il fiato, uno di quelli in cui le braccia dell’altro ti avvolgono quasi fosse una barriera che volesse ripararti, difenderti, proteggerti dalla cattiveria del mondo, uno di quelli che ti fa aprire il cuore e abbandonarti completamente, aggiunge un giorno in più alla tua vita. Anche se il senso è metaforico, prova anche tu!!