Salerno: Pdl su lamentele Mauro Russo gestione partito

A proposito delle dichiarazioni rilasciate da Antonio Mauro Russo e pubblicate da alcuni organi di stampa, sorprende che lo stesso non riesca mai a nutrire alcun sentimento di gratitudine nei confronti dell’onorevole Mara Carfagna che, nonostante le perplessità di molti, ha fatto di tutto per assicurargli visibilità e serenità nominandolo prima come collaboratore presso la segreteria del Ministero delle Pari Opportunità, poi proponendolo ai vertici del partito in provincia di Salerno. Sorprende la sua ingratitudine perché pensavamo avesse già dato il massimo di sé quando preferì rientrare nella giostra degli assessori, nominati dall’allora presidente della Provincia Edmondo Cirielli, mentre gli stessi vertici locali del partito costringevano di fatto l’On. Carfagna ad aprire una segreteria personale pur di essere presente sul territorio. Non riusciamo ad immaginare chi siano gli iscritti, simpatizzanti e dirigenti del Pdl che si rivolgano ad Antonio Mauro Russo per lamentarsi di presunte dimenticanze ed emarginazioni. Quasi quotidianamente nella sede di via Porta Elina si svolgono ad affollate e dibattute riunioni, non solo organizzative e quindi non comprendiamo a cosa possa riferirsi l’ex coordinatore al quale ricordiamo di aver goduto sempre di nomine per gli incarichi da egli ricoperto e non come, la stessa on. Carfagna e tanti altri iscritti, che hanno affrontato il giudizio degli elettori. Che poi Russo si spinga fino a criticare l’intervento dell’on. Carfagna e degli altri candidati che hanno auspicato l’applicazione di un corretto condono edilizio negato solo alla Campania da una scellerata norma della Giunta regionale di Antonio Bassolino, è addirittura risibile. Ciascuno parli di ciò che sa e di cui è competente.

Quando poi Russo parla di porta chiusa della sede del partito forse si riferisce alla stanza che continua ad occupare ed a rendere impraticabile nonostante gli sia stato chiesto di liberarla per favorire una migliore organizzazione logistica. Anzi, gli ricordiamo che, a differenza del passato, la sede del Pdl non è un ufficio privato e quindi farebbe bene a dare una testimonianza di correttezza liberando i locali da lui ancora occupati. Non ci sorprenderebbe che Russo, nella sua ansia di visibilità e di protagonismo, si mettesse a criticare anche Berlusconi. Piuttosto, visto che dice di essere ancora “del e nel Pdl”, nonostante abbia rifiutato l’invito dell’onorevole Mara

Carfagna a far parte del coordinamento provinciale, faccia la campagna elettorale per il Popolo della Libertà, magari cercando di conquistare quei voti che mai ha dimostrato di avere. Invece di rivendicare sempre e solo incarichi e visibilità, Antonio Russo, se vuole, può mettersi al servizio del partito. Alla politica bisogna anche dare, non solo chiedere.

 

 

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