"Piano Strategico del Turismo"

“Piano Strategico del Turismo:  “Il nostro Paese non può più vivere di spot, servono reali strategie per il turismo, la presentazione del piano in consiglio dei ministri sa tanto di spot elettorale”. Sono queste le prime dichiarazioni di Agostino Ingenito, presidente nazionale dell’Aigo Confesercenti, l’associazione che rappresenta e tutela il comparto ricettivo extralberghiero in Italia nel giorno in cui il consiglio dei Ministri vota il provvedimento. “ I principi per una governance del turismo risolvendo il balletto e lo scontro sulle competenze tra Stato –Regioni, come pure il coordinamento per la gestione di grandi eventi, la cura dei beni culturali e la “rottamazione” delle strutture ricettive obsolete, non  possono che essere condivisi– dichiara Ingenito – d’altronde ci siamo sottoposti volentieri alle indagini avviate dalla società commissionata dal ministro Gnudi per ridire quanto ormai predichiamo da  tempo, ma appare alquanto paradossale che si presenti il piano a circa un mese  dalle elezioni”. Inopportuna la scelta dunque per Ingenito che si dice scettico anche  sulla reale applicazione del testo  che sa tanto di libro dalle buone intenzioni. “Come già avvenuto con il codice del turismo dell’ex ministro Brambilla, corriamo il rischio di perdere ulteriore tempo prezioso per la salvaguardia del nostro turismo nazionale, servono azioni concrete che devono prevedere defiscalizzazioni, incentivi  e un piano iva dedicato per rilanciare la competitività di un settore che soffre senz’altro per la crisi economica internazionale ma soprattutto per la mancanza di scelte. La ristrutturazione dell’Enit è senz’altro opportuna ma va chiarito chi fa cosa e perché. Da troppo tempo – continua Ingenito – assistiamo a turismi fai da te  con sprechi milionari dalle venti regioni, come pure dalla mancanza di precisi orientamenti su accordi internazionali per il trasporto aereo e per i costi dei visti turistici. Promozione poi ai minimi termini come pure la mancanza di servizi univoci,  come non ricordare lo spreco del sito italia.it costato venti milioni di euro e caduto nel tritacarne delle competenze istituzionali. Per Agostino Ingenito, componente nazionale di Assoturismo servono reali strategie e coordinamento intersettoriale. Viviamo il paradosso di un brand ambito nel mondo ma che perde sempre più posizioni per la mancanza di autentiche strategie. Auspico che chi si candida a governare il Paese, ragioni su concrete azioni sul turismo e non si limiti a meri spot elettorali di cui non abbiamo certo bisogno.