Cava de’ Tirreni: custodia cautelare in carcere

Nella prima mattinata odierna, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa in data 18.12.2012, dal Tribunale di Salerno – Sezione del Giudice per le indagini preliminari, nei confronti di: A. A. di anni 23  e  B. F. di anni 21, entrambi residenti in Cava de’ Tirreni. L’attività trae le sue origini dall’aggressione posta in essere da un gruppo di giovani cavesi appartenenti agli ambienti sportivi della tifoseria calcistica locale che, nella nottata del 24.11.2012, armati di cinture arrotolate intorno alle mani, con le fibbie verso l’esterno, aggredirono alcuni giovani studenti salernitani, impossessandosi del giubbotto e di un portafoglio in esso contenuto e cagionando lesioni aggravate a quattro di loro. Nell’occorso un giovane salernitano colpito tra gli altri a cinghiate sulla testa anche quando era a terra, riportava un ferita lacero-contusa in regione parietale sx con sutura, inizialmente giudicata guaribile in gg.12 e successivamente a seguito di ricovero presso OO.RR. di Salerno, veniva sottoposto ad intervento chirurgico per “l’asportazione di focolaio fratturativo con posizionamento di rete in titanio in regione parietale sinistra” ricoverato in sala rianimazione, tenuto in stato di coma farmacologico, giudicato in prognosi riservata. L’immediata attività posta in essere dal dipendente “Settore Informativo” consentiva l’individuazione di due dei principali protagonisti di quella che è stata definita dall’A.G. “un’assurda e sanguinaria caccia all’uomo posta in essere di notte da un branco di malviventi ai danni di giovani inermi”, individuati per i sunnominati A.A. e B.F., quali responsabili della rapina del giubbino e delle lesioni gravi cagionate. Infatti gli elementi acquisiti e l’intera attività investigativa attuata per la ricostruzione dei fatti da questo ufficio, supportata dalle numerose e convergenti dichiarazioni rese dalle vittime, consentivano all’A.G. di emettere l’ordinanza cautelare indicata in ordine ai reati di cui agli artt.110, 628 comma 3 nr.1, 582,583 nn.1 e 2, 585,in relazione all’art. 576 n.1 e all’art. 577 nn.2, 3, 4, 610 comma 2 in relazione art 339 comma 2 c.p., con le aggravanti di aver commesso il fatto arrecando lesioni gravi; con armi improprie e comunque con un mezzo insidioso, per motivi abbietti e futili; agendo con crudeltà verso le persone offese e con premeditazione e in più di dieci persone. A.A. e B.F., al termine delle formalità di rito sono stati associati presso la casa circondariale di Salerno a disposizione dell’A.G. Attività investigativa ancora in corso per l’individuazione di ulteriori partecipanti al fatto delittuoso in esame.