Anche il futuro e’ nostro

Giuseppe Lembo

Nel 2050 o più in là al massimo nel 2100, tempo non lontano da noi, la Terra non sarà più la stessa; purtroppo, per effetto di errati comportamenti umani, si verificheranno sconvolgenti trasformazioni dovute a cambiamenti climatici assolutamente insostenibili. Avremo sempre più alte temperature con crescenti difficoltà sia umane che territoriali. Saranno condizioni per molti versi apocalittiche che modificheranno la Terra, sempre più inospitale, rendendone in più parti difficile, se non del tutto impossibile, la stessa sopravvivenza. Qui a dire queste cose non c’è assolutamente il compiacimento gratuito di dirle; c’è, purtroppo, la consapevolezza di quel che accadrà nel prossimo futuro, sempre più rubato dai ladri di futuro che, non sono tanto lontani da noi, in quanto molto spesso si annidano anche dentro di noi, per l’assoluta indifferenza con cui si guarda al futuro, considerato con distacco, perché lontano da noi e campo di azione non nostro ma dei nostri figli, purtroppo vittime innocenti dei ladri di futuro, compresi i loro padri; oggi i giovani vivono ed a ragione ostinatamente contro le generazioni che le precedono. Ma come osare tanto? Come trasformare egoisticamente le condizioni del mondo, lasciando in eredità una Terra sempre meno vivibile ed ospitale? Purtroppo il remare contro è così diffuso da far parte di quell’ordinaria e comune follia di violenza che non risparmia niente e nessuno. Mentre da una parte c’è il mondo globale in movimento con le sue tante diversità in cammino ed una grande speranza assolutamente necessaria di un nuovo e possibile mondo nuovo basato sui presupposti di un nuovo umanesimo solidale e nonviolento, dall’altra c’è l’indifferenza di quei tanti egoistici signori veri e propri caini che si sentono padroni di questo mondo di cui abusano in tutto per far crescere i propri privilegi a danno di chi non ha oggi e di chi ancor più non avrà domani, cancellando così il primo dei diritti umani che è quello del diritto alla vita, un diritto sempre più negato non solo oggi, ma anche nel futuro, dove per colpa del nostro presente si aggravano le condizioni già gravi di tanta parte di umanità tradita da parte di chi agendo oggi da “Caino” si considera padrone del mondo che oggi saccheggia violentemente e lo rende sempre più invivibile domani. Che fare? Non starsene a guardare in silenzio, ma levare alta la propria voce di dissenso e rifiutare le “violenze” dei tanti disumani “Caini” che vestiti a festa e di perbenismo, si sentono di poter spadroneggiare facendo male, tanto male non solo al presente, ma anche e forse in maniera mortale al nostro futuro, un futuro che comunque ci appartiene, in quanto appartiene all’uomo della Terra. Partiamo da qui per cercare il nuovo del mondo; partiamo da qui per neutralizzare il mondo infame dei tristi che egoisticamente arraffano tutto per sé, indifferenti dei diritti degli altri nel presente e nel futuro. Il clima è ammalato? La Terra soffre? Gli scenari del mondo sono tristi? Di chi è la colpa? È dell’uomo; dell’uomo della Terra che non sa fare il proprio dovere e che da pessimo attore recita a soggetto in un ruolo violento che fa male al mondo ed all’uomo del mondo, oggi sempre più solo con se stesso; sempre più incapace di dialogo e di confronto con gli altri; sempre più meno attento ai diritti degli altri che non si incontrano mai con i suoi desideri assolutistici di potere e di possesso nei quali c’è solo un posto cieco e proibito per se stesso ed assolutamente niente per gli altri. È da qui che partono i mali del mondo; di un mondo fortemente ammalato prima di tutto di uomo; un male grave da cui si deve necessariamente guarire per evitare all’umanità quella catastrofe finale, che sarebbe rovinosa per tutto e per tutti. L’allarme sul futuro della Terra viene dal rapporto della Banca Mondiale. Il gennaio del 2100 o ancora prima, sarà caldo come il mese di agosto oggi. Tutto questo, con prospettive di una vera e propria catastrofe umana e territoriale, è una conseguenza drammatica dei comportamenti umani assolutamente sbagliati; l’effetto serra ed il riscaldamento globale mettono a rischio il futuro del Pianeta Terra insieme al futuro possibile dell’uomo al quale sarà sempre più difficile, poter vivere sulla Terra fortemente surriscaldata o travolta dalla furia devastatrice di eventi distruttivi. Le temperature avranno un aumento medio di ben 4 gradi a fine secolo ed ancora oltre nei decenni successivi. Questo, sempre che verrà introdotta la riduzione delle emissioni di CO2 , secondo gli impegni assunti; se non ci sarà il rispetto di questo impegno, l’aumento di 4 gradi delle temperature avverrà entro 50 anni, nel 2060. Gli effetti di tali cambiamenti saranno spaventosi per la Terra e per l’uomo. Si tratta di cambiamenti che ci portano alla mente l’ultima era glaciale, quando l’Europa era sepolta sotto chilometri di ghiaccio. L’effetto di tali cambiamenti climatici è diversificato ed è compreso fra i 4 ed 10 gradi. L’equivalente dei 34 gradi di oggi sarà pari a 40 gradi dell’ormai prossimo futuro, un futuro che ci appartiene e che comunque così malmesso sarà ereditato dai nostri figli. Le regioni del Mediterraneo saranno più calde. La Terra diventerà ovunque più inospitale. Già un assaggio fortemente rovinoso si è avuto con la terribile estate del 2010, che è costata 55 mila morti, un milione di ettari a fuoco, il 25% di raccolto di frumento in meno e gravi seri danni all’economia del Pianeta. Ma il cambiamento climatico assolutamente catastrofico per la vita dell’uomo sulla Terra non è solo nel caldo eccessivo ed insopportabile da parte dell’uomo.Al Nord del Pianeta e nell’Ovest americano aumenterà la pioggia con conseguenze catastrofiche per la Terra e per la vita dell’uomo sulla Terra. Mentre la Terra è inondata da pioggia in alcune sue parti, in altre parti ci saranno condizioni diffuse di siccità con tanta pioggia in meno, causa in Europa come negli Stati Uniti di una condizione di diffusa desertificazione. I mari sono destinati a salire, mentre le pianure saranno sempre più aride. Ci prepariamo o meglio stiamo preparando un mondo assolutamente irriconoscibile, con scenari apocalittici. I ghiacciai della Groenlandia e dell’Antartide si scioglieranno con un innalzamento dei mari fra mezzo metro ed un metro. La pazzia umana ci ha regalato la vigilia ormai prossima di tanti e tali disastri.