Chakula Nutrimento

Padre Oliviero Ferro

Noi siamo abituati a mangiare le nostre cose e,quando vediamo dei cibi nuovi, strani, rimaniamo un po’ diffidenti. Mi ricordo sempre che quando ero in seminario, da piccolo, ci davano da mangiare delle cose(tipo rape, zucche…) che non avevo mai mangiato. E’ vero, ci obbligavano a mangiarle. A volte c’erano delle reazioni intestinali non molto simpatiche. Ma poi, a causa della fame, si mangiava, anche perché non c’era nient’altro. Girando per le regioni d’Italia, ho imparato ad apprezzare i diversi cibi. Una vera scoperta…deliziosa. Quando poi si arriva in Africa, vedi arrivare sulla tavola della cose che, a prima vista, non incoraggiano il tuo appetito. Poi, volenti o nolenti, si comincia ad assaggiarle e piano piano anche lo stomaco si abitua(anche se non a tutto). In più, ti viene da farti delle domande. Se la gente del posto mangia queste cose, perché tu ti crei dei problemi. Non sei forse venuto per condividere tutto con loro? Allora cosa aspetti a rendere concreta questa parola? Loro ti guardano e si accorgono subito se, concretamente, vuoi loro bene, li apprezzi e capisci che il bello, il buono non abita solo a casa tua, ma nel mondo intero.