Pontecagnano-Faiano: BMTA, presentazione “Picentia Summer School”

Sabato 17 novembre 2012, alle ore 11, presso lo stand della Soprintendenza per i Beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ospitata nell’area espositiva dell’hotel Ariston di Paestum, si terrà la conferenza stampa di presentazione del campo archeologico internazionale “Picentia Summer School”. Il progetto si fonda sulla collaborazione tra il Comune di Pontecagnano Faiano, guidato dal Sindaco Ernesto Sica, la Direzione regionale per i Beni culturali e Paesaggistici della Campania (Soprintendenza per i Beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici di Salerno), l’Università degli Studi di Salerno (dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale), l’Università del Molise (dipartimento di Scienze umane, sociali e della formazione), Rotary international Distretto 2011 – Italia (club Salerno-Picentia), e di Legambiente Campania onlus. La scuola offre la possibilità di partecipare alle indagini archeologiche che si terranno nei mesi estivi nell’area del Parco Eco Archeologico. Gli iscritti saranno impegnati negli scavi, nella registrazione ed elaborazione dei dati, nella ripulitura e nella classificazione dei materiali rinvenuti. L’esperienza pratica sarà integrata da lezioni dedicate alla metodologia dello scavo archeologico e alle tecniche di rilievo fotografico. La partecipazione sarà caratterizzata anche da visite guidate ai principali siti archeologici regionali, quali ad esempio Paestum e Pompei e da escursioni nelle colline dell’Agro Picentino, alla scoperta di un territorio poco noto, ma ricco di bellezze naturali, costellato da centri e monumenti pieni di storia e di tradizioni. La “Picentia Summer School” nasce con l’obiettivo di promuovere l’eccezionale patrimonio archeologico del centro etrusco presente sul territorio di Pontecagnano Faiano. L’istituzione di un cantiere didattico estivo di scavo archeologico, aperto a italiani e stranieri, corrisponde all’esigenza di dare ampia visibilità alle scoperte archeologiche realizzate negli ultimi 50 anni nel sito in questione e di promuovere l’inserimento delle strutture già esistente del Parco e del Museo Archeologico nel circuito della fruizione internazionale.