La zucca potente alleato contro il diabete

Giovanna Bergamasco

Il simbolo della Giornata Mondiale del diabete 2012, che si celebra il 14 novembre in tutto il mondo, è un cerchio blù e per combattere questo male insidioso, sarebbe bene inserire nella propria alimentazione la zucca che è un ortaggio povero di zuccheri ma ricco di vitamine e minerali. La zucca possiede infatti proprietà antidiabetiche e antipertensive, come rileva uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts nel 2007 e pubblicato sul “Journal of Medicinal Food“. La ricerca (che si è svolta partendo dall’alimentazione tradizionale dei nativi americani  i quali avevano come fondamento della dieta il mais, i fagioli e la zucca, quindi alimenti a basso contenuto di zuccheri) ha preso in esame il fatto che quella popolazione fosse passata in seguito a un nutrimento più “occidentale” e ipercalorico fondato su cereali raffinati, bevande dolcificate, grassi saturi e idrogenati con la conseguente origine di malattie connesse a tale cibo, in primo luogo il diabete. Dagli studi condotti è infatti emerso che, tra gli alimenti tradizionali dei nativi americani, il più efficace per il controllo del metabolismo degli zuccheri ( e quindi adatto a mantenere regolari i livelli di glicemia nel sangue) è la zucca che diventa l’ortaggio più indicato nella prevenzione e cura del diabete, ma anche del sovrappeso e dell’ipertensione. Di ciò si è avuta conferma anche a proposito di un’altra ricerca, pubblicata sulla rivista “Chemistry and Industry“, la quale giunge alla conclusione che la zucca, grazie alla sua proprietà di riparare le cellule pancreatiche danneggiate dal diabete, potrebbe in futuro essere impiegata, in forma di estratto, come valido rimpiazzo dell’insulina. La zucca appartiene alla famiglia delle Cocurbitaceae, piante tropicali originarie del Sud America che comprendono anche la zucchina, il cetriolo, il cocomero e il melone. Insieme al pomodoro e alla patata è stato uno dei primi ortaggi arrivati in Europa dopo la scoperta dell’America. Nel Nordamerica la zucca costituiva un alimento fondamentale per la dieta degli Indiani e i primi coloni impararono proprio da essi a coltivarla. La zucca si semina in primavera e raggiunge la maturazione tra la fine di agosto e l’inizio di settembre ed esistono zucche di tutte le dimensioni, forme e  colori. Alcune sono vere opere d’arte. Ma la zucca non è solo bella a vedersi, quanto piuttosto è una preziosa alleata per la nostra salute poiché sua principale proprietà è l’altissimo contenuto di vitamina A che è un importante antiossidante. Inoltre è anche nutritiva, rinfrescante, lassativa e diuretica, ed è vantaggiosa a chi soffre di astenia, infiammazioni urinarie, insufficienza renale e disturbi intestinali. Pochi sanno che la zucca può essere mangiata anche cruda, frullandola e bevendone il succo, cosa che garantisce una maggiore conservazione delle vitamine. La zucca inoltre ha proprietà lassative e quindi è indicata per il trattamento della stitichezza. Della zucca si mangiano persino i semi che possono essere consumati sia come spuntino che per condire gustose insalate, zuppe o verdure passate in padella. Essi hanno un elevato contenuto di proteine e sono un’ottima fonte di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina e che contribuisce a garantirci buonumore oltre a un sano riposo nelle ore notturne. La ricchezza in magnesio rende i semi della zucca un alimento utile per il benessere cardiaco, mentre la presenza di fitosteroli contribuisce al mantenimento dei bassi livelli di colesterolo nel sangue. Inoltre i semi di zucca sono anche un’ottima fonte di ferro e di zinco che vengono assunti più comunemente attraverso la carne. Un’altra interessante caratteristica dei semi di zucca implica il fatto che sono indicati nelle infezioni da tenia echinococco (verme solitario) perché in essi è contenuta la cucurbitina, una sostanza che rivela grandi proprietà vermifughe in quanto paralizza il verme e ne provoca il distacco dalla parete intestinale. Tutte queste informazioni testimoniano dunque il grande valore alimentare della zucca, eppure non sempre si riscontra in modo totale il piacere di gustarla nell’uso corrente. Forse perché nella generazione passata si era soliti dire ai propri ragazzi, magari per stimolarli a ben fare, “Hai la testa vuota come una zucca”,“Mettici un po’ di sale in quella zucca! e ciò potrebbe essere stato una specie di imprinting in grado di fissare una memoria stabile non proprio positiva? A questo punto è bene però precisare che il motivo per cui molte espressioni popolari finiscono con il collegare la zucca alla testa umana, sia da ricercarsi proprio nell’etimologia della parola che deriva dal latino “cocutia” e significa appunto testa. La somiglianza con la testa umana ha inoltre alimentato l’aspetto simbolico e spirituale da sempre legato a questa pianta alla quale in passato si attribuivano poteri soprannaturali: alcuni popoli dell’Amazzonia credono tuttora che gli uomini siano stati originati da zucche lanciate in acqua dal dio Sole e dalla dea Luna. Ma al di là di queste informazioni dall’indubbio fascino sia mitico che culturale ( da cui deriva anche il carnevale orrido e truculento in stile USA) la zucca presenta proprietà nutrizionali straordinarie che in qualche modo ci appaiono anche magiche. E questa tale magia sopravvive al passare del tempo ancora oggi quando ci accade di assistere all’attesa di ogni bambina che, ascoltando rapita la favola di cenerentola, aspetta con trepida fiducia il momento in cui una semplice zucca sarà trasformata in romantica carrozza per farle raggiungere il ballo  e il suo principe.