Eboli: censimento abitazioni date in affitto nel centro storico

Nel Comune di Eboli è stata avviata, da circa un mese, una attenta attività di censimento delle abitazioni concesse in affitto nel  Centro Storico della nostra cittadina. Difatti, un nucleo di operatori della Polizia Municipale, composto da sei unità coordinate dal Capitano Garibaldi, è impegnato nell’individuazione dei proprietari che fittano appartamenti senza provvedere a registrare i contratti e delle persone, sovente di origine straniera, che dimorano negli alloggi del Borgo Antico, spesso in condizioni igienico-sanitarie non adeguate. A riguardo interviene l’assessore Polizia Locale, Viabilità e  Sicurezza Adolfo Lavorgna: “Sappiamo bene tutti che il problema della sicurezza nel Comune di Eboli si è più volte riproposto in maniera spesso preoccupante. Consapevole di ciò, l’Amministrazione Comunale ha mostrato, sin dall’inizio, la sua attenzione nei confronti di una problematica così delicata, attenzione che continua instancabilmente a mantenersi alta. Difatti, anche allo scopo di prevenire il verificarsi di episodi di microdelinquenza è stata avviata questa serrata attività di censimento delle abitazioni concesse in fitto – spesso in modo irregolare –  a cittadini – per lo più stranieri – presenti nel Centro Storico. Ringrazio, pertanto, la Polizia Municipale per l’attento ed accurato lavoro che è stato svolto fino ad oggi. Lavoro che continuerà nel corso delle prossime settimane, in modo tale da consentire all’Amministrazione Comunale di avere un quadro preciso  della situazione”. L’attività di censimento – dichiara il Sindaco di Eboli Martino Melchionda – delle abitazioni che nel nostro Centro Storico sono in fitto, spesso senza regolare contratto, a persone di origine spesso non italiana, rappresenta un utile strumento di conoscenza, che potrà porci in grado di mettere in campo iniziative volte a garantire un più elevato livello di  sicurezza all’intera collettività, residenti stranieri compresi. Sono numerosi, difatti, i migranti che popolano il nostro Centro Storico. La stragrande maggioranza di essi è giunta qui in Italia per  lavorare e vivere onestamente. Il problema sorge quando, fra di essi, si insinuano sparute minoranze giunte qui allo scopo di dar vita a traffici illeciti, oppure quando vi siano persone che vivono situazioni di grave disagio sociale ed economico; in tal caso, infatti, c’è la possibilità  che possano adottare comportamenti illeciti, e fra l’altro è indispensabile, in special modo nel caso della presenza di minori, l’intervento dei servizi sociali. Si tratta, dunque, di un azione di fondamentale importanza, necessaria in primo luogo al fine di svolgere una importante attività di controllo e di prevenzione delle attività illecite, ma anche per avere un quadro chiaro delle situazioni in cui vi è necessità di intervento di prevenzione e di assistenza alle persone in difficoltà. Questo tipo di attività potrà dare risultati ancora più soddisfacenti, attraverso una sistematica collaborazione tra le istituzioni ed i cittadini, che devono segnalare ogni situazione che può comportare rischi per la sicurezza pubblica. Bisogna, difatti, costruire  una cultura della sicurezza diffusa e partecipata. Credo che questa sia la strada giusta per garantire maggiore serenità ai cittadini che vivono nel nostro territorio – italiani e stranieri – e per arginare efficacemente la gran parte degli  episodi di insicurezza urbana e di piccola criminalità. E’ evidente, quindi, – conclude il primo cittadino – che  la sicurezza dei cittadini continua ad essere in cima alle preoccupazione di questa Amministrazione Comunale, che sta continuando a  lavorare nella direzione di prevenire le situazioni di possibile degrado, unica strada per favorire, nel medio termine, un terreno favorevole alla piena diffusione della cultura della legalità”.