Peter Pan all’orto botanico di Napoli

Di nuovo Peter Pan, questa volta all’ombra del Vesuvio, con lo spettacolo intitolato Con le ali di Peter, nuova  versione teatrale itinerante del capolavoro di James Matthew Barrie, proposta dall’autrice e regista Giovanna Facciolo. Scritta per l’Orto Botanico di Napoli, e qui ambientata per conto dell’Ass. I Teatrini che la produce in collaborazione con l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, la fiaba sarà rappresentata,  in prima nazionale, sabato 3 e domenica 4 novembre (ore 11, repliche il 10, l’11, il 17 e il 18 novembre). “Dedicata al personaggio che da sempre ha affascinato i bambini per le sue avventure senza limiti di spazio e gli adulti per il desiderio di giovinezza eterna”, come scrive Giovanna Facciolo in una nota, affida i personaggi del celebre racconto, da Capitan Uncino a Wendy da Trilli ai Bimbi perduti, all’interpretazione degli attori  Adele Amato de Serpis, Valentina Carbonara, Monica Costigliola, Alessandro Esposito, Raffaele Parisi, mentre i  costumi ed i tanti oggetti di scena sono di Giovanna Napolitano. Con questo spettacolo si conclude la programmazione all’aperto de La Scena Sensibile, 17a rassegna di teatro per grandi e bambini (in attesa della nuova programmazione invernale che sarà presentata il prossimo 19 novembre),  che ha visto nelle 14 rappresentazioni fin qui realizzate oltre 1.800 presenze tra adulti e bambini, insieme spettatori dei vari percorsi teatrali ambientati negli spazi del bellissimo Orto napoletano e proposti dal progetto stabile ideato dall’Associazione I Teatrini e dall’Università degli Studi “Federico II”, per la direzione artistica di Giovanna Facciolo e l’organizzazione generale di Luigi Marsano, realizzato in collaborazione con la Regione Campania e con il Comune di Napoli. “Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino! – così Peter Pan  saluta il pubblico – Non ho mai smesso di volare, e voi? Su non ditemi che ve lo siete già dimenticati? In effetti è quello che capita sempre ai bambini quando crescono. Ma se chiudete gli occhi allora saprete di sicuro che da molto piccoli avete tentato almeno una volta di volare sulle cime degli alberi. Per quanto mi riguarda, appena ho capito che il destino che mi aspettava era quello di diventare grande, mi rifiutai di continuare a crescere come tutti i bambini e, in piedi sul davanzale della mia finestra, vidi da lontano questo giardino. Così, con addosso ancora la mia camicia da notte, spiccai il volo in questa direzione per arrivare qui in questo bellissimo giardino, dove si può rimanere sempre bambini e divertirsi un sacco”. In volo con Peter per attraversare l’Orto Botanico di Napoli che questa volta diventerà “l’orto che non c’è”.