A te che leggi dopo mezzanotte…”Dammi solo un minuto”

Giuliana Rocci

Un altro file da vivere tutto sulla sua pelle. Non aveva avuto neanche l’occasione di potergli rubare l’ultimo addio, perchè le aveva relegato mille spiegazioni, troppe parole, rinnegandola dal suo passato e presente. Non capiva cosa fosse accaduto, tranne che qualche calimero di troppo, gli avesse morsicato il cruccio di volare. Probabilmente era andata proprio così: da quando in odore di Lines e pappine, gli avevan serrato i minimi spazi di libertà, assediandolo con quelle tenaglie familiari, che spesso sanno più di catene, che di gioie domestiche. Rincitrullendo, specialmente ad una certa età, dietro ruoli bs genitoriali. N’era più che mai convinta e non si doleva più di tanto nel non poter aver neanche più un minuto del suo tempo. Ma non se ne lamentava più di tanto, da quando aveva toccato il fondo delle sue amicizie con l’altro sesso: dopo uno scontro verbale acceso, con un amico da sempre, almeno era tanto che lo seguiva nelle sue vis anche contro tutti, aveva pensato di far appello a lui, per rivelargli …ciò che il cellulare non doveva sapere! Ma dopo un suo sms implorante “Urgente vederci…” niente, l’aveva ignorata! Aveva rivisto l’amico in pubblico, che aveva finto nulla accaduto, rinnegando quanto le aveva promesso. Allora s’era decisa a chiuder con quella sorta di pianeta “maschile” di  scarsi attributi per esser appellato tale. Non voleva più sentir parlare di uomini quaquaraqua, avrebbe detto Totò, giacchè ormai, data la generosa proliferazione omo in giro, peggio del morbillo, di maschi ne restavan davvero pochi!