Cava de’ Tirreni: Galdi su mozione di sfiducia

In riferimento alle notizie di una mozione di sfiducia in fieri da parte dell’opposizione e alle ragioni addotte a sua giustificazione interviene il primo cittadino, Marco Galdi: “Apprendo con stupore le affermazioni dell’ex sindaco Luigi Gravagnuolo relative ai motivi che lo spingerebbero a presentare una mozione di sfiducia nei confronti della mia Amministrazione. Analiticamente contesta l’acquisto dell’ex Cofima rispetto al quale devo dire che se ci sono  problemi questi derivano dall’attività edilizia che si è realizzata in passato soprattutto nel periodo in cui Gravagnuolo è stato sindaco e  non certamente dall’atto di acquisto, in buona fede,  che il Consiglio comunale ha fatto dell’area  ex  Cofima. Per quanto riguarda la Mediateca sono sotto gli occhi di tutti i risultati eccellenti  che sul piano culturale la struttura sta svolgendo e  in ogni caso il corrispettivo che la Mediateca paga al Comune  rappresentava l’importo a base d’asta rispetto al quale  chiunque avrebbe potuto fare delle offerte aggiuntive. Non è addebitabile al Comune, dunque, questa scelta.  Quanto al teatro comunale  l’Amministrazione ha dovuto eliminare il progetto folle che la precedente amministrazione aveva avviato perché la realizzazione di un teatro di 450-500 posti in un momento di crisi economica come l’ attuale  voleva dire realizzare un pozzo senza fine che non avrebbe mai avuto la forza di andare avanti senza  il sovvenzionamento pubblico. Ovviamente con i tagli ai bilanci degli Enti Locali era una pazzia fare quel teatro che Gravagnuolo immaginava. Ciò non toglie che l’Amministrazione sta lavorando per risistemare la sala teatro comunale, che proprio in questi giorni darà in gestione alle associazioni teatrali rientranti nella Consulta  cittadina delle associazioni teatrali e si sta ragionando in vista del riutilizzo come teatro del Palazzetto dello Sport. Quanto al PIU Europa  l’Amministrazione, certo,  ha fatto scelte diverse rispetto alla precedente. Era  nel suo diritto farlo e, soprattutto,  in  alcune scelte. Come un boulevard di 8 milioni al centro di Cava era assolutamente una megalomania inaccettabile che andava, come è stata, corretta. Manovre elusive del patto di stabilità la mia Amministrazione non le ha mai fatte. Anzi valuteremo la possibilità di denunciare per calunnia quest’affermazione:  se  la manovra elusiva è un reato chi dice cose non vere va denunciato per calunnia. Sulla raccolta differenziata non c’è stato arretramento. E siamo ancora la prima città non capoluogo di provincia in tutta Italia e abbiamo toccato punte del 70 per cento nonostante  le difficoltà operative che l’Amministrazione Gravagnuolo ci ha consegnato allorché ha distinto la raccolta differenziata  dalla raccolta ordinaria tra i due soggetti, il Consorzio e la Seta, creando due cantieri dispendiosi e poco efficaci”.