Agropoli: CGIL-CAFF ricorso per invalida civile

Lunedì  1 ottobre,  CGIL – CAFF di Agropoli  inoltrano on-line il ricorso amministrativo, per l’invalida civile Cuono Teresa, contro provvedimento INPS per rimborso, da parte dell’istante, di euro 492.27. La richiesta di rimborso (comunicata dall’Inps di Salerno in data 6 settembre 2012 attraverso racc. a/r) si ravvisa infondata per i seguenti motivi:

1)      La comunicazione dell’Inps è nulla perché si limita ad invocare restituzione di somma senza  precisare in alcun modo a quale determinato e preciso lasso di tempo si riferisce, non permettendo alla parte istante di comprendere in modo precipuo tale circostanza e preclude in via di fatto alla istante stessa una compiuta facoltà di cognizione e relativa comunicazione diritto (di contestazione) pieno riconosciutole ex lege.

2)      Se poi la richiesta di rimborso dell’Inps è inerente al mese di luglio 2012 qui si precisa:  diritto alla prestazione per invalidità civile per la istante Cuono Teresa che è derivato com’è noto in seguito ad accertamento giudiziale e a sentenza del Tribunale di Vallo Della Lucania. Effetti di tale sentenza sono venuti meno a seguito di visita medica disposta dall’INPS intervenuta il giorno 13 luglio 2012. Quindi fino a tale giorno la istante ha diritto ad avere prestazione per invalidità civile rectius. A partire dal giorno 14 luglio la istante, a seguito di diagnosi formulate da sanitari dell’INPS, non ha diritto a ricevere la prestazione in precedenza riconosciutale a  seguito di sentenza. Tuttavia tale identità non viene meno tout court per tutto il mese di luglio ma è relativa ed è sopravvenuta solo per metà dello stesso mese di luglio (precisamente a decorrere dal 14 luglio 2012 poiché fino al 13 luglio il diritto alla prestazione si riscontrava ex lege in virtù di sentenza). Quindi eventuale restituzione di somma da parte di Cuono Teresa non ammonta ad euro 492, 97, ma a circa la metà di tale somma considerando quanto innanzi precisato.

3)      Gli effetti della richiesta di rimborso qui contestata non sono definitivi o meglio definitivamente esecutivi. La istante ha la facoltà di ricorrere contro il provvedimento dell’INPS che le ha revocato invalidità civile e accompagnamento (come è noto tale termine è semestrale) per vedersi riconosciuto giudizialmente lo status psicofisico negato dai sanitari INPS. Quindi solamente con lo spirare semestrale di tale termine, ed in assenza di ricorso in sede giudiziaria, l’Istituto della Previdenza Sociale può ritenere definitivo l’ipotetico diritto alla restituzione (peraltro in modo ridotto a quanto già chiesto per i suindicati motivi) laddove ove mai presentato ricorso in sede giudiziaria per vedersi riconosciuta invalidità al 100% più accompagnamento ( che l’istante intende presentare nel giro di pochi giorni), eventuale diritto al rimborso per l’inps va subordinato all’esito della vertenza giudiziaria. Quindi in attesa di tale esito ( o dello spirare semestrale senza azionamento vertenza giudiziale nei confronti di accertamento inps che ha ritenuto di revocare invalidità civile al 100%) non è congruo né funzionale chiedere rimborso di somme che potrebbero trovare, in realtà, riconoscimento al percepimento da parte dell’istante nella azione giudiziaria azionabile e che si andrà ad intraprendere. In virtù dei suindicati motivi si chiede l’annullamento,  la revoca e comunque rendere inefficace richiesta di rimborso di euro 492,27 rivolta nei confronti della istante Cuono Teresa ad oggetto del ricorso de quo. Detto questo, la famiglia di Teresa Cuono (la giovane 45.enne ricoverata dal 10 agosto alla Casa Di Cura La Quiete di Capezzano) sottolinea che fra breve partirà anche il ricorso per riavere l’indennità di accompagnamento che spetta di diritto. “Lamentiamo  la scarsa attenzione sul nostro territorio per le fasce deboli: anziani, minorati psichici e diversamente abili. Sembra che ancora non siano partititi i fondi dalla Regione Campania. Di conseguenza non parte l’assistenza domiciliare. Sta di fatto che noi non abbiamo ancora avuto notizie in merito, dopo aver fatto da mesi, richiesta di assistenza presso il Segretario Sociale di Agropoli. E’ disgustoso!! Sono tanti i dubbi che ci assalgono. Centra davvero solo la Regione Campania? Chi attribuire la colpa all’assenza di un servizio ritenuto prioritario nella nostra città? Forse chi di dovere è concentrato su altro? A come pensare di coltivare il proprio orticello…magari incassando più denaro possibile disinteressandosi delle sofferenze altrui? Troppo comodo!!Il nostro vuol essere un messaggio di sensibilizzazione da parte dell’opinione pubblica: ai media, agli organi amministrativi locali, provinciali, regionali e nazionali. Che il Comune, la Provincia, la Regione, anzi, il Governo, si sveglino e incominciano ad adottare misure idonee per la salute dei cittadini. Basta ledere l’animo di chi soffre”!!