Eboli: Cariello, ospedale unico la vera svolta

Ho accolto con grande soddisfazione le parole del neo direttore generale dell’ASL di Salerno Antonio Squillante durante la sua visita agli ospedali di Eboli e di Battipaglia. Ho apprezzato la sua determinazione nel mettere in primissimo piano la soddisfazione dei pazienti per la qualità e l’umanità delle cure erogate nelle nostre strutture. E partendo proprio dalla necessità di migliorare la soddisfazione dei pazienti e la qualità dell’assistenza ha tracciato un percorso chiaro per arrivare alla rinascita della nostra sanità territoriale e risolvere gli annosi problemi che la affliggono ormai da decenni. Un percorso probabilmente non breve e irto di difficoltà ma che ha una partenza certa: l’ospedale unico della Valle del Sele. Un ospedale che da solo sarebbe in grado, al di là delle dichiarazioni campanilistiche di qualche sindaco affetto da provincialismo miopico, di dare concreta soluzione alla domanda di salute della nostra provincia e a quell’insopportabile emigrazione sanitaria a cui oggi sono costretti molti nostri conterranei. Non possiamo lasciarci scappare quest’occasione dell’ospedale unico della Valle del Sele che potrebbe rappresentare in concreto il primo e più significativo passo verso quel tanto auspicato dipolo Eboli-Battipaglia, vera innovazione per rilanciare l’economia ed i servizi nel nostro territorio, nei settori industriale, agricolo e turistico, oltre che sanitario. Il dipolo sarebbe anche un’occasione per fronteggiare con efficacia il napolicentrismo, l’agronocerino e da ultimo il salernocentrismo  (esempio eclatante di quest’ultimo è la dura opposizione del sindaco DeLuca al progetto di ripascimento della fascia costiera) veri e propri freni allo sviluppo del nostro territorio. Per la nascita dell’ospedale unico della Valle del Sele è necessario rilanciare il confronto aperto; è necessario sedersi tutti attorno ad un tavolo al fine di potenziare i plessi che dovranno confluire in questo ospedale. Infatti, solo uniti possiamo ottenere quello che il nostro territorio merita, altrimenti continuiamo, nell’escluderci a vicenda, ed essere esclusi da altri. C’è bisogno di personale per sostenere le eccellenze che pure ogni plesso è riuscito a creare e mantenere fino ad oggi. Per ottenere ciò è tuttavia urgente razionalizzare il servizio, eliminando i doppioni e i reparti fotocopia e aprire tutti quei reparti già pronti ma ancora restano chiusi per mancanza di personale(ottima la battaglia di Caldoro verso il governo per ottenere lo sblocco del turn over) o per motivi tecnici(non ci sono giustificazioni sui ritardi). Il neodirettore Squillante affiancato dall’ottimo Direttore Sanitario Pagano( tra l’altro principale promotore in passato del plesso unico) ha assunto il difficile compito di ridare dignità alla nostra politica sanitaria, da sempre vaso di coccio tra i due vasi di ferro napoletano e avellinese, che fino ad oggi non ha mai brillato in lungimiranza accontendosi esclusivamente di piccoli privilegi personali a fronte dell’interesse collettivo. Da oggi si può cambiare, già la politica provinciale del Presidente Cirielli ha dimostrato grande capacità di tutela del nostro territorio evitando di farsi sottomettere dagli interessi del napoletano, dalle pressione dell’avellinese e dalle inutili e demagogiche grandeur di qualche salernitano che pensa solo di crescere all’interno delle mura della sua città a scapito del territorio che la circonda.             

Dott. Massimo Cariello – Presidente commissione provinciale politiche del lavoro-formazione e pari      opportunità – Capogruppo consiliare comune di Eboli Nuovo PSI