Cava de’ Tirreni: Città allo sbando…a prescindere da mancata approvazione bilancio

La mancata approvazione del bilancio ovvero il rinvio della seduta è l’ultimo anello di una catena in procinto di spezzarsi che porterebbe  al terzo commissariamento  nelle ultime tre legislature a Cava de’ Tirreni. Ad onor del vero prima che la seduta venisse sciolta, a differenza degli altri ordini del giorno approvati con una risica maggioranza (16 – 12) in aula erano presenti 18 consiglieri di cui uno solo assente giustificato (bisogna vedere le giustificazioni per la prossima chiamata). Ma non è solo il bilancio il punto debole di questa amministrazione che molto probabilmente sarà approvato piuttosto  è il modo con cui si è arrivato alla formulazione dello stesso  e lo stato attuale della città. Città sporca  – I dati della differenziata in calo sono una riprova. A nulla valgono le rassicurazioni  del Sindaco e dell’Assessore che definiscono questi cali come fisiologici. Basta girare in città ed in particolare sulle frazioni per rendersi conto del grave problema. Se a questo si aggiunge l’ipotesi di far tornare i cassonetti anche se in forma sperimentale (contro il parere della Dirigenza della SETA) allora siamo veramente alla frutta. Il sottoscritto ha denunciato più volte questa ipotesi di ritorno del cassonetto chiedendo ad horas la convocazione di una commissione per discutere del problema: un dato è certo la città è sporca. Questione mercato –  Dopo il plauso per aver eliminato il mercato dalla strada, non si riesce a trovare una quadra per tutti i mercatali. Il Mercoledi non vengono assegnati posti perché ritenuti pericolosi, gli stessi poi vengono assegnati il Sabato. Così come sono state affrontate delle spese per l’abolizione dei gradoni per assegnare l’area e la stessa rimane alla mercè di ambulanti senza permesso. Piano annuale e piano triennale delle opere pubbliche.  Definito dal sottoscritto libro dei sogni, in quanto oltre a riportare opere messe lì da un copia ed incolla generale (riferito al programma degli ultimi anni) le risorse dovrebbero arrivare dalle alienazioni dei beni. Siamo a fine luglio senza bandi, senza nessun accordo e le opere dovrebbero essere fatte con i soldi che ricaveremo dalle vendite. Per non parlare che zone come S.Lucia parte bassa (Via Fiume) San Giuseppe al Pozzo e la stessa S.Anna sono state lasciate fuori anche dallo stesso  libro dei sogni.

 

          Pasquale Scarlino

                                                                                       Consigliere Comunale PD

                                                                                A nome e per conto del gruppo consiliare PD