Cava de' Tirreni: interrogazione consiliare sul Centro Teri che rischia licenziamenti

Il Centro Te.Ri. srl (medicina fisica e riabilitazione), è un struttura convenzionata con il servizio sanitario nazionale che insiste nella realtà locale da oltre 20 anni e rappresenta il fiore all’occhiello nell’ambito delle strutture sanitarie convenzionate della provincia di Salerno. Eroga prestazioni di riabilitazione e di assistenza sanitaria mediamente a 200 pazienti e ha personale di 70 dipendenti. Ebbene, ancora una volta ,per l’arroganza e la prepotenza del modo di procedere della Regione Campania rischia l’imminente chiusura da lunedì della prossima settimana. Da lunedì 70 persone rimarranno senza lavoro e 200 pazienti saranno privati della necessaria assistenza socio-sanitaria offerta dal centro e si tratta di fasce deboli. E ciò perché una mattina si è svegliato il Presidente della Regione, Stefano Caldoro, nella sua qualità di commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro del settore sanitario ed ha pensato ancora una volta di penalizzare le strutture sanitarie convenzionate della provincia di Salerno. Il 22 giugno è stato emesso un decreto commissariale non ancora notificato nè all’Asl, né alla struttura sanitaria, che ha modificato unilateralmente lo schema di convenzione tra l’Asl e il Centro di Riabilitazione nella parte relativa alle modalità di pagamento delle prestazioni sanitarie. Per effetto di tale modifica che ha efficacia reotrattiva dal 1 gennaio 2012 è stato arbitrariamente bloccato il mandato di pagamento già emesso dall’asl per il mese di marzo 2012 che doveva essere pagato il 5 luglio. Secondo le nuove modalità verrà pagato a settembre. Bloccare un mandato di pagamento prima della sottoscrizione della nuovo schema di contratto, e prima della comunicazione formale del decreto, è un atto arbitrario ed illegittimo e pertanto non tollerabile. IL centro senza il pagamento della mensilità di Marzo, pari all’importo di 150,000 Euro, non è in grado di pagare gli stipendi al suo personale e quindi non può continuare a funzionare. E’ un preciso dovere dell’Assessore al lavoro e ai servizi sociali, Vincenzo lamberti impegnarsi per difendere  l’operatività di questa struttura, recandosi di persona alla regione, magari investendo l’On. Giovanni Baldi; l’on. Baldi deve far sentire la sua voce in regione, in consiglio regionale, perché ci sia rispetto per il territorio che si rappresenta quando si assumono scelte di governo regionale che abbattono strutture impegnate da anni nel sociale con l’arroganza, la prepotenza e la presunzione di chi ignora delle realtà importanti sul territorio. Di  qui la responsabilità politica dell’Assessore Lamberti che si deve tradurre in un impegno nei confronti della sua città anche se questo significa andare oltre quelle che sono le sue attribuzioni, anche se questo significa abbondare il suo ufficio per un po’ di tempo; mi aspetto da Lei  un’iniziativa forte di protesta al Presidente Caldoro, che abbia l’effetto di sbloccare questa situazione, perché la liquidazione di quel mandato significa consentire alla struttura di assicurare il servizio durante il periodo estivo. Ci si attende dall’Assessore per il prossimo consiglio comunale iniziative forti da intraprendere, perché se chiuderà il centro il gruppo “ Forza cava” uscirà con un duro comunicato stampa di denuncia alla città dell’incapacità dei nostri rappresentanti politici di essere garanti delle strutture esistenti sul nostro territorio e di far funzionare la tanto declamata filiera istituzionale. Se chiude il centro Teri autentica eccellenza sul nostro territorio, uscirà ancora una volta sconfitta la politica.