Potenza. San Carlo, sì all’appello dell’Assobiomedica

Il “polo biomedicale” della zona di Mirandola e Medolla costituisce la più grande concentrazione d’Europa di imprese produttrici di dispositivi medici, soprattutto nei segmenti della cardiologia, dell’anestesia, della rianimazione e della dialisi. Una realtà produttiva che ha subito una tremenda “mazzata” dallo sciame sismico che da settimane devasta un’ampia area sudorientale della pianura padana. L’Assobiomedica ha chiesto alle aziende pubbliche che attingono alle forniture del distretto biomedico di Mirandola di attivarsi, nelle forme e nei modi possibili, per assicurare sostegno alle aziende vittime del sisma e scongiurare il rischio che si ritrovino espulse da un mercato estremamente aggressivo e competitivo: pronta liquidazione dei crediti certi ed esigibili, riapertura dei termini delle gare o proroga delle date di scadenza per la regolarizzazione burocratica, introduzione di modalità flessibili per le forniture già aggiudicate. L’Aor San Carlo, per decisione della direzione strategica, ha scelto di venire incontro alla richiesta dell’Assobiomedica e sta valutando, caso per caso, la soluzione migliore per risolvere i problemi emersi minimizzando i danni, tanto per le aziende fornitrici quanto per la struttura ospedaliera, che ha comunque necessità di un flusso costante di rifornimenti.