Fine del mondo rimandata!

di Rita Occidente Lupo

Man mano che i giorni avanzano, di un altro anno bisestile, considerato anticamente sempre come latore d’eventi straordinari e spesso negativi, vengono ritoccate paure ed ansie. Rivisitati certi fasulli pronostici che,  sotto il tappo di spumante del 2012, avevano tenuto banco per apocalittici pronostici preannunziati dai Maya. Ma, recentemente, il rinvenimento d’un calendario ancora più antico, in Guatemala, risalente a molto prima di quello pronosticato dai Maya, farebbe riflettere. Per il primo, il 21 dicembre, la fine del mondo, tranne per Bugarach, in Francia, piccolo paesino con 194 abitanti, ad 800 km da Parigi, grazie al monte vicino Bugarach, montagna sacra – il Pech – di circa 1200 metri. Dal nuovo almanacco, invece, nella stanza di un antico tempio, nel complesso archeologico di Xultun, nessuna fine del mondo quest’anno. All’interno del tempio dipinti datati IX secolo d.C. raffiguranti il calendario solare di 365 giorni e quello cerimoniale di 260, nonché i cicli dei pianeti Venere e Marte. Anche la Nasa s’è pronunciata in merito, dichiarando che avverrà solo “un altro solstizio di inverno” e nessuna apocalisse o conflagrazione tra pianeti prima di Natale. Quindi, senza paura alcuna, ancora un altro periodo da vivere, si spera, tra tradizione e religiosità, anche in chiave austera…tra i fiocchi! Fine del mondo rimandata!

Foto scienzaesalute.blogosfere.it

Un pensiero su “Fine del mondo rimandata!

  1. Ovviamente, per fine del mondo, intendiamo, quasi sempre, quella dell’uomo. La buonanima di mio padre diceva, a tal proposito, che ogni volta che moriva un uomo, per lui, era la fine del mondo.
    Potrebbe esserci la fine per troppa tecnologia non sorretta da valori di umanesimo e/o di altruismo.
    Per la fine naturale, vero è, invece, che è sicuramente rimandata a data da destinarsi e, probabilmente, molto lontana nel tempo. Le nozioni (limitate) del passato non possono far prevedere il futuro, sono una guida per migliorarci, se le analizziamo con la dovuta serenità.

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