Ciliegie di Marostica

Giovanna Bergamasco

Dopo aver parlato delle ciliegie di Lari e della sua famosa Sagra che si tiene ogni anno nel mese di maggio, non si può fare a meno di citare quelle di Marostica, località in provincia di Vicenza,  nota per la sua produzione di ciliegie che, belle, sorridenti, invitanti, sono state le prime e uniche ciliegie in Italia ad aver ottenuto il  Marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Sono perciò vendute in confezioni immediatamente riconoscibili giacché, su ogni confezione, viene apposta l’indicazione “Ciliegia di Marostica Igp” e c’è anche il logo autorizzato: una ciliegia di colore rosso con peduncolo verde, sovrapposta a una torre medioevale che raffigura il pezzo di una scacchiera. La produzione delle ciliegie avviene quasi esclusivamente in zona collinare, su terreni fertili e ricchi che consentono di ottenere un prodotto dolce e gustoso. La “Ciliegia di Marostica IGP” ha un calibro compreso tra i 21 e i 30 mm. con un aspetto ammiccante a forma di cuore. E’ caratterizzata da buccia e polpa mediamente sode, di colore variabile dal rosa al rosso scuro ed è succosa, dal gusto pieno dolce e molto gradevole. Inoltre è un frutto prezioso dal punto di vista nutritivo e salutistico perché ricco di sali minerali (potassio, fosforo, calcio, magnesio, manganese, rame e zinco), di vitamine (in particolare la A e la C) e di zuccheri, ben tollerati anche dai diabetici. La Ciliegia di Marostica IGP ha una storia plurisecolare che ne testimonia la produzione nella celebre città della partita a scacchi, con un documento della prima metà del ‘400. In questo documento si dice che  Taddeo Parisio, governatore di Marostica nel 1454, a seguito della contemporanea richiesta di matrimonio di due cavalieri, Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara che volevano sposare sua figlia Lionora, decise di maritarla al cavaliere che avesse battuto l’altro in una partita a scacchi vivente, per evitare che la cittadina fosse testimone di un duello cruento e luttuoso. Conclusasi la partita a scacchi con la vittoria di uno dei due contendenti, Taddeo Parisio ordinò che nel giorno delle nozze fossero messe a dimora, in tutto il territorio, piante di ciliegie in memoria del fausto evento. Giungendo a tempi più recenti fu costituito, alla fine degli anni cinquanta, il primo Consorzio vicentino delle ciliegie. La città di Marostica, soprannominata “la città degli scacchi”, è conosciuta a livello mondiale principalmente per la famosa partita a scacchi che si svolge nel secondo fine settimana di settembre ogni due anni (anni pari, quindi anche quest’anno) nella piazza cittadina, con personaggi viventi in abiti rinascimentali. E’ questa una tradizione avviata nel 1923 e che si vuole ispirata all’evento del 1454 di cui si è parlato, sebbene di ciò non vi siano effettive certezze storiche. Sarebbe comunque un’esperienza singolare allontanarsi dalle tristezze e angustie che quotidianamente non risparmiano ciascuno di noi e riappropriarsi, anche se per breve tempo, di  un’epoca vagheggiata che sappia far rivivere le gesta di lealtà e fermezza dei cavalieri antichi, nonché dei loro appassionati amori. Valori e sentimenti tanto forti da indurli a mettere in gioco la loro vita pur di non venir meno ad essi. E allora viene fatto di pensare che soltanto puntellandosi a quegli stessi valori rimasti custoditi e protetti (nonostante tutto, ancora oggi!) entro le nicchie di un passato prezioso, sia possibile recuperare una stabilità cui ancorarsi nel presente per sciogliere gli angosciosi dubbi che attualmente ci affliggono e riconquistare una rinnovata energia e risoluta fermezza.

 

 

  

 

5 pensieri su “Ciliegie di Marostica

  1. Simpatico questo articolo. Accostare storia locale ai buoni prodotti della terra fa bene allo spirito e induce alla tentazione di provarle queste ciliegie…
    Complimenti e saluti
    Corinna

  2. Grazie, Corinna! Cari saluti per il suo contributo affettuoso e prezioso.

  3. Ben vengano articoli come questo , ricco d’informazione e di rara cultura. Brava, Dottoressa Giovanna Bergamasco. I Suoi articoli sono piacevolissimi. Cordialità.

  4. Anche se a notte inoltrata non posso fare altro che risponderle: grazie, dott.Alfredo Varriale, per la sua partecipe condivisione sensibile!

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