Agropoli: Alfieri a Ciucci “Potenziare Battipaglia – Agropoli con variante statale 18”

Potenziamento dell’arteria stradale Battipaglia-Agropoli, con la creazione di una variante alla strada statale 18, da sempre caratterizzata da un congestionamento del traffico su gomma che allunga i tempi di arrivo nel Cilento rendendo inadeguato anche il collegamento con l’Aeroporto Salerno -Costa d’Amalfi. E’ questa la proposta avanzata dal sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, contenuta in una lettera inviata al presidente dell’Anas, Piero Ciucci, nella quale si richiede per il Cilento, un territorio con enormi potenzialità di sviluppo in particolare nel settore del turismo, «il protagonismo che merita e, nelle scelte strategiche per il Mezzogiorno, di valorizzarlo attraverso progetti ambiziosi, capaci di supportarne realmente lo sviluppo, una possibilità che potrebbe rappresentare una svolta reale per il futuro del Cilento e non solo».L’iniziativa del primo cittadino agropolese rientra in una più ampia strategia territoriale per il miglioramento della mobilità e dei trasporti verso l’area cilentana, basata sull’integrazione tra reti locali e nazionali e fra i diversi modi di trasporto, nell’ottica della intermodalità. Nei giorni scorsi, il sindaco Franco Alfieri aveva già sollecitato l’attivazione del Metrò del Mare per la prossima stagione estiva, con relativo collegamento diretto da Agropoli per Capri, e proposto la realizzazione di una grande stazione ferroviaria del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano quale scalo dell’Alta Velocità. «Le politiche di sviluppo e di crescita che, nell’ultimo decennio, hanno interessato la regione Campania, la provincia di Salerno ed il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano – scrive il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, al presidente dell’Anas, Piero Ciucci – sono state, per la maggior parte, incentrate sul tema della valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, delle risorse paesaggistiche, enogastronomiche ed artigianali e della loro messa a sistema affinché il turismo potesse divenire il settore trainate per l’economia del Mezzogiorno. Ciò – continua il primo cittadino agropolese – ha determinato un notevole cambio di passo, sia per il pubblico che per i privati, sui temi dell’accoglienza, della cultura, dell’ambiente, delle produzioni tipiche, della promozione territoriale. Oggi parlare del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano significa “vantare” un’area protetta che, con l’istituzione delle Aree Marine Protette di “Santa Maria di Castellabate” e “Costa degli Infreschi e della Masseta”, è la più grande d’Italia. Un territorio la cui straordinarietà è attestata da diversi ed importanti riconoscimenti ricevuti a livello internazionale: “Green Globe” per il turismo, Riserva di Biosfera MAB-UNESCO, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO quale “Paesaggio Culturale” di valenza mondiale, Geoparco della rete europea e mondiale dei Geoparchi, patria della Dieta Mediterranea – dichiarata Patrimonio Immateriale e Culturale UNESCO. Senza tralasciare la presenza di ben tre Grandi Attrattori Culturali della Regione Campania: l’area Archeologica di Paestum, l’area archeologica di Elea – Velia, patria di Parmenide e Zenone e la maestosa Certosa di Padula, uno dei monumenti monastici più importanti al mondo. Il Cilento è un territorio davvero sorprendente con enormi potenzialità di sviluppo in particolare nel settore del turismo. Esiste però un elemento di inadeguatezza che, in maniera evidente, rischia di frenare lo slancio in avanti avviato: il sistema di accessibilità e di trasporto. E’ assolutamente indispensabile, oggi, dare carattere di priorità ad una strategia per la mobilità basata sull’integrazione tra reti locali e nazionali e fra i diversi modi di trasporto, nell’ottica della intermodalità, attraverso l’uso equilibrato della sinergia strada – ferrovia – acqua – aria. La mancanza di questa strategia rappresenta una criticità che, se non adeguatamente ed immediatamente risolta, rischia di scoraggiare il circolo virtuoso innescato con tanti sacrifici da Istituzioni pubbliche e investitori privati, arrecando pregiudizio al Cilento e a tutto il territorio provinciale e regionale. Alcune soluzioni sono da tempo sottoposte all’attenzione delle Istituzioni coinvolte. Mi riferisco al potenziamento dell’arteria stradale Battipaglia-Agropoli, con la creazione di una variante alla SS 18, da sempre caratterizzata da un congestionamento del traffico su gomma che allunga i tempi di arrivo nel Cilento rendendo inadeguato anche il collegamento con l’Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Si tratta di un percorso complesso ma fattibile. Credo, però, sia giusto riconoscere a queste antiche terre il protagonismo che meritano e, anche nelle scelte strategiche per il Mezzogiorno, valorizzarle con progetti ambiziosi, capaci di supportarne realmente lo sviluppo. Mi auguro, davvero, che vorrà valutare questa possibilità che potrebbe rappresentare una svolta reale per il futuro del Cilento e non solo».