Novità in Oftalmologia Pediatrica Oculistica: novità in Oftalmologia Pediatrica

dott. Vincenzo Pagliara

Si è tenuto recentemente il II Corso di Aggiornamento in Oftalmologia Pediatrica, Convegno Campano dell’AIERV (Associazione Internazionale per l’Infanzia e la Riabilitazione Visiva). Sono state presentate delle interessanti novità, sia per la diagnosi precoce delle malattie oculari dei bambini, che riguardo l’utilizzo del laser refrattivo anche in età pediatrica, per la correzione dei difetti visivi ed un miglior recupero del visus. Inoltre si è dato ampio rilievo alle novità in campo della abilitazione/riabilitazione visiva in oftalmologia pediatrica. Presidenti del Convegno due eminenti cattedratici; il Prof. Giovanni Cennamo dell’Università di Napoli ed il Dott. Michele Fortunato dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Con il Prof. Cennamo  ho avuto il piacere e l’onore di preparare la tesi di laurea in medicina e chirurgia e  di specializzazione in oculistica, entrambe ottenute con Lode. Con il Dott. Fortunato è stato naturale fare amicizia in questi anni, incontrandoci a svariati congressi di Oftalmologia Pediatrica; può considerarsi il “Rocco Papaleo” degli oculisti lucani, in quanto è nato e cresciuto ad Aliano e poi a Sant’Arcangelo e da anni si è affermato in Italia, come  Responsabile in Oculistica  al “Bambino Gesù”  a Roma. Come di consueto vi informerò su queste nuove possibilità terapeutiche, chiarendo e semplificando termini  specialistici, per rendere comprensibile il messaggio di prevenzione e di riabilitazione visiva nei più piccoli. Penso che per un medico sia fondamentale impegnarsi per comunicare, in quanto se si hanno le idee chiare sulle varie patologie, sarà semplice esprimerle in modo comprensibile, senza nascondersi dietro “paroloni” di difficile interpretazione. Ricordo che, al terzo anno di Specializzazione, superai tutti gli esami con  30 e Lode ed il Prof. D’Esposito, uno dei più noti specialisti in oftalmologia pediatrica, si complimentò con il sottoscritto  per la mia chiarezza di linguaggio che, parole sue, denotava chiarezza di idee. Ma veniamo alle notizie del Congresso, decisamente interessanti ed, alcune, “rivoluzionarie”. La prima relazione ha ribadito il concetto che la comunicazione con i genitori ed i bambini è fondamentale in oftalmologia pediatrica. Inoltre si è dato giusto risalto al ruolo del Pediatra nella diagnosi precoce delle malattie oculari. Ricordiamo che un esame all’apparato visivo è indispensabile alla nascita, con successivi controlli intorno ai 3 anni e poi, per tutti i bambini, verso i 5-6 anni, per la prevenzione dell’occhio pigro (Ambliopia). Una grande novità consiste nella possibilità di effettuare il test genetico per la degenerazione maculare, nei bambini come negli adulti. Si tratta di un esame di grande utilità che si diffonderà a scopo preventivo e terapeutico, per il quale sono già operativo, considerato il mio interesse per la prevenzione e l’aggiornamento. Anche per il glaucoma pediatrico si è ribadita l’importanza di una diagnosi precoce, che si può effettuare per la presenza di notevole fotofobia , cioè  fastidio alla luce, e di megalocornea, cioè occhi molto grandi. Una novità riguarda il cheratocono,  un’anomala conformazione della cornea “a forma di cono”, da diagnosticare precocemente in età pediatrica, che può esordire anche negli adolescenti e nei giovani adulti. Sembra essere più frequente nei bambini allergici, in quanto il continuo sfregamento e stropicciamento dell’occhio può determinare un’assottigliamento dell’epitelio corneale, un aumento delle pressione intraoculare ed un’alterata viscosità del film lacrimale, favorendo l’instaurarsi di questa importante malformazione, che può essere responsabile di un deficit visivo. Anche nei bambini si possono usare le lentine, specialmente se vi è un astigmatismo o una miopia molto elevata su di un solo occhio (Anisometropia), in caso di cheratocono o dopo un intervento per cataratta congenita. Da anni mi interesso di lenti a contatto ed alcune volte, in questi casi, le ho prescritte ai bambini. La lente a contatto consente una visione migliore, una riabilitazione visiva più rapida e contribuisce a risolvere anche dei problemi psicologici nei piccoli pazienti, dovuti ad occhiali con lenti troppo spesse. Ovviamente sarà l’Oftalmologo Pediatra a valutare l’opportunità dell’uso delle lentine, che devono essere costruite con geometrie particolari per adattarsi agli occhi dei bambini; quindi sono sconsigliate le lenti usa e getta, che hanno delle curvature standard. Un’altra grande novità riguarda l’uso del laser rifrattivo e del cross linking nei bambini tra i 9 ed i 13 anni. In caso di cheratocono o di gravi ametropie, specialmente se monolaterali, oggi si consiglia rispettivamente il cross-linking o l’intervento laser, allo scopo di stabilizzarne l’evoluzione e di favorire un recupero visivo. La tecnica laser è simile a quella degli adulti. Fino ad ora ho sempre effettuato l’intervento laser nella fascia di età tra i 25 ed i  45-50 anni con ottimi risultati; vorrà dire che in alcuni casi selezionati si potrà intervenire anche molto più precocemente, per evitare interventi chirurgici più invasivi. Sarà importante la corretta terapia post-intervento ed a tal fine ci è stato presentato un nuovo collirio antibiotico monodose a base di azitromicina, la cui somministrazione dura solo tre giorni, indicato anche negli adulti in caso di congiuntivite. Quindi  sono state illustrate le tecniche diagnostiche nel bambino ma in questo caso, interessandomi di oftalmologia pediatrica da circa un quarto di secolo con quasi centomila visite e centinaia di partecipazioni a congressi, avevo ben poco da apprendere, tranne qualche piccolo dettaglio tecnico. Infine si è dato ampio risalto all’Ambliopia o Occhio Pigro. Non mi stancherò mai di ripetere che la prevenzione e l’informazione sono indispensabili per salvare la vista di un occhio di un bambino, in quanto dopo i 10 anni le possibilità di recupero sono praticamente nulle.  Il termine ambliopia deriva da “amblyos” cioè ottusa e “ops” cioè visione. Si tratta di una visione ottusa, cioè deficitaria di un occhio, raramente di entrambi, che si recupera con occhiali e bendaggio dell’occhio migliore ed eventualmente con esercizi di ortottica, utili specialmente se c’è strabismo o deficit dell’accomodazione. In conclusione, il “take home message”, cioè il messaggio da portare a casa è il seguente: tutti i bambini in età pre-scolare devono essere visitati da un medico oculista, preferibilmente esperto in oftalmologia pediatrica, per la prevenzione dell’occhio pigro o ambliopia. In molte ametropie elevate si consigliano lenti a contatto “customizzate”, cioè su misura per i bambini; questa è una novità relativa, in quanto  in questi anni le ho già prescritte diverse volte. La novità assoluta è che  per i deficit visivi accentuati, specialmente se monolaterali, si può effettuare la correzione con laser già intorno ai 10 anni., mentre per il cheratocono può essere  indicato il cross-linking. In conclusione, vi ricordo che sono in servizio presso il Poliambulatorio di Potenza per 36 ore settimanali (praticamente tutti i giorni) e con me c’è sempre anche l’ortottista, che può effettuare le  terapie riabilitative per i bambini  prescritte dal  medico oculista. Vi consiglio di precisare il mio nome all’atto della prenotazione, se vi fa piacere essere visitati da me, poiché ci sono in servizio anche altri due oculisti preparati .  Per prenotarvi presso i miei studi a Salerno, Baronissi e Potenza, particolarmente attrezzati per l’Oftalmologia Pediatrica,  telefonare allo 089220310. Per urgenze o chiarimenti, non esitate a contattarmi al 3398081041:  i  bambini sono sempre nel mio cuore!

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                          

Un pensiero su “Novità in Oftalmologia Pediatrica Oculistica: novità in Oftalmologia Pediatrica

  1. potrei ricevere gli estratti del congresso di salerno di oculstica pediatrica essendo io un pediatra di famiglia alquanto interessato all’argomento prevenzione pediatrica delle problematiche oculistiche naturalmente in collaborazione con l’oculista stesso

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