Auguri Ratzinger!

di  Rita Occidente Lupo

Le 85 candeline di Ratzinger, una sfida all’efficienza nella continuità. Così il discendente di Pietro, l’uomo vestito di bianco, continuando nel solco gettato da Wojtyla, una pastorale rivolta a tutti i ceti sociali, dialogando specialmente coi giovani.  Da sette anni, il suo Magistero contro paradisi artificiali, contro benessere edonistico inappagante. Dalla Gmg di Colonia, convocata da Giovanni Paolo II, all’ultimo viaggio in Sudamerica, senza tralasciare le Giornate mondiali della gioventù di Sydney (2008), Madrid (2011) e Rio (in calendario per l’estate del 2013). Pace e croce, un binomio che non può essere scrollato dalle spalle del cristiano: l’una, spesso transita per l’altra! Così il Papa tedesco ha rimarcato l’urgenza di condensare, in una società intrisa di laicismo,  quei cardini della fede, che restano intramontabili. Quali l’esatta coscienza, capace di discernere il bene dal male, senza viziare il consenso. Il tutto, basato sulla preghiera, che deve accompagnare la quotidianità. Ancora una volta, la meditazione e l’orazione, i cardini per poter vivere la giornata terrena, senza temere che l’avventura umana, rinneghi la sua finalità ultramondana. E, col suo sorriso, anche il fumo delle candeline, una fumata bianca verso la pace in ogni parte del globo!