Sindone ancora sotto osservazione

di Rita Occidente Lupo

Quell’Uomo di Galilea, vissuto oltre duemila anni fa, non cessa di far parlare e discutere di sé. Anche attraverso la Sacra Sindone, reliquia per antonomasia più venerata, in quanto testimonial della crocifissione. Infatti, nel sacro lenzuolo, avvolto il corpo di Cristo, dopo la deposizione dalla croce e prima d’esser sepolto. A Torino, negli anni, l’icona esposta al culto di migliaia di fedeli, che hanno sostato in silenzio, potendo visibilmente scorgere tracce ematiche e bruciature dell’iter, nel tempo, del lenzuolo. Gli studi, tuttora in corso, dopo esami al radiocarbonio e setaccianti ricerche: le ostensioni pubbliche più recenti, nel 1978, 1998, 2000 e 2010. Ma nei giorni scorsi, altre novità pubblicate sulla rivista scientifica americana «Journal of Imaging Science and Technology», in cui si parla d’ «effetto corona», come simulazione dell’immagine con gesso o con ammoniaca, ma nessuna di tali copie, sarebbe capace di poter creare tale immagine impressa nel lino sindonico.. Dunque, resta tuttora aperto l’interrogativo se la Sindone, il lenzuolo che avrebbe avvolto il corpo d’un uomo qualunque o quello che, come emerge dai Vangeli, testimonial veramente del corpo di Cristo!