A te che leggi dopo mezzanotte…”Il passato che ritorna”

Giuliana Rocci

Del suo passato, non aveva mai pensato di sbarazzarsi: non avrebbe potuto! Era troppo che rimaneva incollata, tra la penna ed il cuore, quando il presente la stordiva di presenze. Quando i volti le sfilavano davanti imperterriti, con l’unico obiettivo di renderle tutto davvero complicato. Acrobatico non naufragare tra l’essere e l’apparire. Aveva sempre optato per la prima soluzione, più congeniale ed ormai non riusciva più a tollerare chi si dimenava nella fiction d’ogni giorno. Ma, tutto sommato, sapeva sfilare tra i manichini di cartapesta, giocare con i loro sguardi curiosi, conoscendo i loro mille interrogativi ed intuendo le loro maldicenze: si sentiva capace di tirare i fili di un gioco che la vedevano protagonista,  al centro della scena, da leonessa rampante, con un corteggio che se la lusingava con lo sguardo, l’attimo dopo era doverosamente messo a posto. Solo con lui, filava tutto diversamente. Ma, quella mattina, mentre il sole le strizzava la pelle, rendendole anche gli occhiali scuri, più che mai meno fastidiosi all’ipermetropìa che l’affliggeva, di nuovo lui! Sapeva che l’avrebbe incrociato sul cammino: volutamente aveva sperato di rivederlo, giacchè lui, ultimamente assediato da un altro impegno. Un casuale incontro, giammai banale: come se il tempo non avesse macinato le attese, i giorni non fossero sfilati al crocevia di quelli inutili, ancora lui a punzecchiarla nel look. Ma, a vederla, s’era come sempre illuminato d’immenso! Malgrado gli occhiali da sole, che contribuivano a conferirgli divismo, in fondo delle corde marcate narcisiste, non l’avevano mai rinnegato: al solo vederla, era trasalito piacevolmente, ma cercava di celarlo come sempre. E lei, come sempre, impeccabile l’aveva rintuzzato. Inflessibile l’una, burlone l’altro: un copione che si trascinavano dietro ben consapevoli dalla notte dei tempi ormai, ma il bello era che non riuscivano a modificarlo! Nè accennavano a sbarazzarsene! Pur essendo due metà d’uno stesso emisfero, erano così coinvolti, pensava lei mentre gli offriva civettuolamente la mano da signora e lui, al limite della galanteria, studiava cosa dire per stuzzicare la sua permalosità che lo divertiva. Senza ritegno, lui era felice: sfiorava il suolo quasi, in brodo di giuggiole. Entrambi, circa 20 m. sopra il cielo. Ancora durava una magia alchemica, come se il tempo non passasse. Eppure i sentimenti s’annacquano, si spengono, si trasformano: per loro invece,  sempre entusiasmo. Lei avrebbe voluto trattenerlo, più del palmo che gli aveva porto, ma lui doveva continuare il suo cammino: non senza lei! “Ci sentiamo più tardi, chiamo io…!” le aveva detto, prima di continuare la sua passeggiat in compagnia: a bassa voce, la loro complicità, sfidava la folla. Erano ancora loro, protagonisti della loro vita, dei loro sentimenti, del loro cuore…quando si ha qualcuno in cuore, non lo si perde dal cuore! Anche se, a vivere di cuore, si rischia di rimetterci il cuore! Il passato, giammai sepolto, ritornava più che mai: lei ricordava anni prima, quell’asfalto l’era familiare, il suo perdersi per la strada del ritorno pure. L’entusiasmo di lui per quell’evento che lei ben conosceva: eppure proprio lei l’aveva caricato da mesi, conoscendolo fin troppo bene e sapendo quanto ci tenesse a mantenere primogeniture! Come lui sapeva fin troppo bene che lei l’avrebbe seguito sempre, assecondandolo e scortando i suoi momenti: entrambi ci sarebbero stati sempre l’uno per l’altro! Ad una manciata d’asfalto, qualcuno la guardava incuriosito, chiedendosi fino a che punto lei non mettesse in gioco se stessa, nel promuovere i giochi di lui! Un attento ambulante, la spogliò con lo sguardo. Le chiese chi fosse, vedendola stridere col resto della calca. C’era sempre qualcosa in lei che la distingueva…e qualcuno che la notava…ora ancora di più, malgardo il suo capo basso, celasse le emozioni che sfogliava dall’antologia del cuore, pronta a serrarla per altri momenti che avrebbe ancora vissuto con lui! Unico obiettivo: dileguarsi in quel momento ed attendere  che lui le telefonasse per incontrarla, come le aveva biscicato!