A te che leggi dopo mezzanotte… “Dicitincello…”

Giuliana Rocci

Non riusciva proprio più a reggere quella trincea sentimentale, nella quale lui continuava a rintanarsi. Vi si ricoverava quando lei pigiava troppo l’acceleratore. Quando nell’aria aleggiava per lei, sulla scoppiettante primavera, quel “Dicitincello…” perchè lui, continuava a mascherare i suoi sentimenti. A non dirle mai neanche un asettico “Mi spiace!:::” In nome d’una originalità, come le aveva celiato qualche giorno prima, accovacciato ad una corda di distrazione, mentre lei lo apostrofava a cellulare “tiranno dei complimenti!” O solo degli apprezzamenti,,,ormai aveva imparato a riconoscerne il tratto anche dal più impercettibile movimento degli zigomi, dall’inflessibilità della voce, dalle battutine che lui tirava per mancanza di coraggio…cavolo, era sempre quello che gli mancava!Lui non voleva dirle nulla: perchè non l’amava o perchè non osava? Ormai lei era cresciuta a pane e dilemma: rispolverava una foto di lui su un campo di calcio, in maglietta gialla. C’era stato un tempo, in cui si sgranchiva correndo dietro una palla in squadra. Un tempo, in cui lei aveva ingoiato lacrime ed attese: appesa ad un cellulare irraggiungibile, desiderato che l’indomani le portasse finalmente certezze dei suoi sentimenti. Ma lui, aveva continuato ad essere un coniglio: a fare capriole colcuore, pur di non parlare. Era abile nel farla andare in bestia, quando il supplizio di Tantalo, per lei incessante: che le acuiva una persistente gastrite! Quel vuoto che si portava dentro, la lacerava a tratti, come quando aveva addirittura temuto che su quei crampi lancinanti, su quelle peristalsi persistenti, non avrebbe mai avuto la vittoria. Ora si ritrovava a dirgli tutto quel che pensava : ad azzardare ciò che provava per lei, ma lui  …una statua di sale, una mummia scimmiottante! A volte, da mandare in bestia anche una serafica pazienza…e lei, forse avrebbe meritato l’aureola dell’attesa, solo per aver ancora vivi dei sentimenti che in fondo restavan lì, come in passato. Noi, quelli di ieri, che resteranno uniti anche domani! La frase che gli aveva più volte rimandato e come sempre lui l’aveva incassata, probabilmente metabolizzata…lui, che non reagiva, lui che non dichiarava apertamente i suoi sentimenti, lui che non la cercava…ma l’amava? Il suo cuore, senza tentennamenti, annuiva, nel ricordarle che se così non fosse stato, un rapporto del genere non sarebbe certamente durato! “Dicitincello…a voglie  bene..” struggenti le note, le squarciavano la sensibilità in quella tiepida sera primaverile, mentre rincasava sospirando al cielo, il suo non poter giammai sentirsi dire quei sentimenti ancora acerbi che, al di là degli anni, lui continuava a vivere per lei! Se lui, si fosse lasciato andare al cuore…! Avrebbe finalmente parlato: avrebbe finalmente  vissuto con lei quello che entrambi provavano: era troppo che alla rampa di lancio, si sottoponevano ad una snervante attesa, sempre pronti per il decollo!