Cava de’ Tirreni: mucche vaganti, animalisti chiedono confronto amministrazione

Mucche narcotizzate e catturate con metodi discutibili. E’ questa la denuncia che arriva dall’associazione animalista cavese ‘Venganch’io’, in merito al fermo di quattro bovini lo scorso 6 marzo in via Oreste Di Benedetto, arteria stradale a pochi passi dal centro della città metelliana. “I metodi usati per la cattura sono documentati attraverso numeroso foto fatte da persone presenti sul posto in quel momento”, ha affermato Francesca Della Monica, presidente dell’associazione animalista. “Le mucche sono state anestetizzate come se fossero animali pericolosi e, successivamente, trascinate con delle corde legate alle loro corna e tirandole per la coda giù per un piccolo dirupo attraverso sterpaglie. Un’azione che ha provocato a questi animali sicuramente loro abrasioni e ferite”. Ma l’attivista cavese punta il dito anche sul comportamento dell’amministrazione comunale guidata da Marco Galdi: “L’ordinanza disposta dal sindaco è una vera e propria taglia su questi poveri animali”, ha detto indignata. “Siamo d’accordo con gli esponenti di palazzo di città che la presenza di questi bovini sulle strade cittadine o in campi agricoli privati possa causare qualche danno o rivelarsi pericolosa, ma noi di ‘Venganch’io’ riteniamo che sia profondamente ingiusto che degli animali paghino colpe non loro, essendo gli unici responsabili di questa situazione incresciosa gli irresponsabili proprietari. Per noi resta inaccettabile, inoltre, che queste mucche, così come successo precedentemente ad un toro, siano abbattute e la loro carne incenerita, nel caso in cui entro 30 giorni non siano reclamate dal legittimo proprietario. L’ordinanza deve essere ritirata”. Ma, infine, Della Monica lancia anche una sfida a Galdi:  “Vogliamo che sia fornita un’alternativa al destino di questi animali, come per esempio la possibilità di donarle ad una fattoria didattica o a un agriturismo che non le uccida a scopo alimentare e ci dichiariamo disponibili a trovare insieme una soluzione a riguardo, anche attraverso contatti con altre associazioni animaliste sul territorio regionale e nazionale. Mi auguro anche che nel regolamento comunale per la tutela degli animali di prossima attuazione sia presente anche un paragrafo che riguardi appunto il trattamento ed il destino degli animali vaganti sul territorio cavese”.