Moio della Civitella: “ Beviamo le stelle”
uon uso del vino, bevanda piacevole e rituale, con le sue rappresentazioni simboliche, come ce lo propone Dioniso, e non in quanto espressione di un paradiso di evasione, facile, artificiale e a buon mercato? La narrazione non procede in senso logico ma per immagini, con una scrittura scenica che privilegia l’estetica visiva a quella letteraria, e la rende comprensibile aldilà dei significati del testo.