Vallo di Diano: Fasano “No alle trivellazioni”
Al coro di “no” alle trivellazioni nel Vallo di Diano per la ricerca dell’oro nero si aggiunge anche il sen. Enzo Fasano. E lo fa con un’interrogazione al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere «quali azioni intenda promuovere affinché il territorio del Vallo di Diano sia preservato da eventuali operazioni di trivellamento da parte della compagnia petrolifera Shell e dunque tutelato e rispettato in quelle che sono le sue preziose e rare peculiarità». Diverse le ragioni del “no” del sen. Fasano esposte nell’atto ispettivo. In primis, la vocazione agricola e turistica della zona, patria non solo del rinomato carciofo bianco di Pertosa, ma terra anche di bellezze quali la Certosa di Padula, le Grotte di Pertosa, il centro storico di Teggiano, la Valle delle orchidee di Sassano, il battistero di San Giovanni in Fonte a Sala Consilina, il convento di Polla. Non a caso, il Vallo di Diano, a partire dal 1998, è considerato patrimonio mondiale dell’umanità. Ma non solo: già nel 1997 era giunto al Vallo un riconoscimento importante, essendo stato inserito nella rete delle Riserve della biosfera del Mab-Unesco, in quanto in oltre 80 stati dell’intero pianeta si contano solo 350 di queste particolari aree protette, che servono per tutelare le biodiversità e promuovere lo sviluppo compatibile con la natura e la cultura. E’ chiaro, si legge nell’interrogazione, che «eventuali trivellazioni da parte della Shell alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi andrebbero sicuramente a compromettere la bellezza paesaggistica del territorio, il suo ricco patrimonio storico, artistico, culturale, arrecando un danno notevole, forse irreparabile, alle sue potenzialità turistiche». Oltre al fatto che «le trivellazioni altererebbero gli equilibri propri di un’area protetta quale quella del Vallo di Diano, danneggerebbero il territorio da un punto di vista ambientale, con evidenti cattive ripercussioni sulla flora e la fauna del luogo, comprometterebbero la pregiata produzione agricola del Vallo».