Battipaglia: Etica per il Buongoverno “Senza interlocutori”

Gli ultimi Consigli Comunali hanno confermato un dato politico drammatico e triste: la citta’ di Battipaglia,il consiglio comunale di Battipaglia,non hanno piu’ un interlocutore a livello di governo della citta’. La giunta comunale, la sua maggioranza sono ormai pericolosamante aggrovigliate nelle proprie laceranti liti intestine e non sono piu’ in condizioni di dare risposte alle istanze della collettivita’ battipagliese. Lunedi’ 13 febbraio, il Consiglio Comunale si riunisce in seduta monotematica per affrontare la discussione sulle interrogazioni presentate da mesi dai vari gruppi politici.La discussione sulle interrogazioni,è un momento importante della vita consiliare,un momento che definiremmo, quasi sacro della vita democratica:i Consiglieri,facendosi interpreti delle esigenze,delle criticità della comunità di una città,chiedono alla Amministrazione cosa intende fare su determinate situazioni,che risposte intende dare alle istanze che partono dai cittadini.E il 13 febbraio c’erano in discussione questioni importanti.Solo Etica per il Buongoverno, aveva presentato interrogazioni su temi quali : i rifiuti, la depurazione delle acque fognarie in prospettiva del recupero della fascia costiera , gli alloggi popolari su cui sta scoppiando la rivolta degli assegnatari, il quartiere Turco e la eliminazione di alcune situazioni di degrado della vita in quella realta’ della nostra citta’, il piu’ Europa e la preoccupazione di perdere quei fondi cosi’ importanti per Battipaglia ecc. Ma il Sindaco ad un certo punto della seduta comunica che ha questioni personali e deve abbandonare la seduta consiliare. la maggioranza e’ sostanzialmente assente, e quindi il numero legale viene a mancare. Il Consiglio Comunale viene aggiornato a giovedi’ 16 febbraio. Nel frattempo la stampa continua a dare notizia di un vero regolamento di conti,  una guerra per bande in corso nella maggioranza che sorregge Santomauro, in prospettiva del quarto ( o quinto? o sesto?) rimpasto della giunta comunale. Il giorno 16 febbraio al momento dell’appello,il Consiglio Comunale è sostanzialmente vuoto.ma la cosa piu’ impressionante e’ che i banchi della amministrazione comunale sono letteralmente deserti: non c’e’ il sindaco (avra’ avuto ancora problemi personali? ), non c’e’ un solo assessore ( staranno sfogliando la margherita per capire se verranno riconfermati o meno?),una conferma visiva dello stato di questa maggioranza, ma soprattutto del fatto che ormai questa citta’ non ha piu’ un interlocutore a livello istituzionale, non ce l’hanno piu’ i consiglieri comunali, che non sanno a chi rivolgersi per ottenere risposte a problemi presenti nella comunita’ battipagliese. Il Sindaco con una battutaccia,memore della sua storia calcistica,ha liquidato la vicenda della nomina degli assessori sostenendo che e’ un bene che la squadra cambi continuamente,e che in ogni caso la “panchina” di coloro che aspirano a scendere in campo (come assessori!) è lunga. Forse qualcuno dovrebbe ricordargli: a) che in Italia da tempo si parla di “governabilità” ,che e’ legata anche alla stabilita’ di governo, e che cambiare uomini continuamente e’ esattamente la negazione di quello che significa: progettualita’, programmazione, insomma : “governo” della cosa pubblica! b)che normalmente, in una squadra dopo i primi cambi, sei costretto a fare ricorso ai rincalzi che possono andare bene per le situazioni di emergenza ma che ,sicuramente , non ti consentono di “vincere la coppa”.

c) nel nostro caso non e’ una coppa di pallone che si sta giocando, ma il futuro di questa citta’, gia’ in ginocchio per fattori di politica sovracomunale, e che avrebbe bisogno, per risollevarsi, di un vero governo cittadino, non di una “armata brancaleone”, che ormai litiga su tutto, che non e’ capace piu’ di essere punto di riferimento dei cittadini e delle forze sociali di questa citta’ lasciate sole con i propri drammi (indicativa la situazione del commercio cittadino, che da mesi non riesce ad avere una interlocuzione e delle risposte da parte della amministrazione comunale). Crediamo sia ora che Santomauro& c. ritornino ,in “mutande”, a rincorrere il pallone in qualche campetto di periferia, lasciando il governo della citta’ ad energie nuove, portatrici di idee, progetti, istanze di cui Battipaglia ha,ormai , bisogno come l’aria che respiriamo.

 Etica per il Buongoverno