Conosciamo i Balega (Congo Rd): Kwakwa e il leone

Padre Oliviero Ferro

Kwakwa, mentre tornava dai campi verso casa, sentì su un albero dolorosi lamenti. Si fermò, guardò in su e scorse un leone che si contorceva, senza riuscire a liberarsi. Era veramente prigioniero da intrighi di grossi rami e, da solo, incuneato come era, sarebbe stato impossibile liberarsi. L’uomo, preso da pietà, salì sull’albero e con gran fatica, liberò il povero leone. Scesi al piano, il leone non formulò neppure un segno di riconoscenza, ma guardò Kwakwa, considerandolo come già nel suo ventre. I banani e le manioche furono d’accordo, in quanto l’uomo non dava loro pace e li distruggeva continuamente. Buon per Kwakwa che arrivò Mbuluku (gazzella):”Che succede qui? C’è aria di funerale, mi sembra”chiese Mbuluku. “Puoi ben dirlo” rispose l’uomo e gli raccontò quanto era successo e l’intenzione del leone di divorarlo. Mbuluku soggiunse:”Vediamo di mettere le cose al loro posto. Tu, leone, Sali sull’albero e fai il balzo esattamente come hai fatto per prendere il makako(scimmia). Tu, Kwakwa, lo segui e osservi che tutto si ripeta come è avvenuto”. Realizzato tutto alla perfezione, Mbuluku decretò:”Ora, leone, rimani dove sei e impara a vivere un po’ da…cristiano”.