Donne allo specchio: lunga vita alla regina

Giovanna Rezzoagli

Lo scorso sei febbraio Elisabetta Seconda d’Inghilterra ha festeggiato il sessantesimo anno da regina. Non un record da poco, se si considera che la sovrana è diventata regina a  venticinque anni, era certo giovane ma non certo una bambina, e che continua a tenere ben salda la corona sul proprio capo alla rispettosa età di ottantacinque anni. Rendendo di fatto il figlio Carlo l’erede al trono più stagionato del mondo. Una vita non proprio tutta rosa come avviene per le regine delle fiabe, quella di Elisabetta. Divenne regina in Kenya, a seguito del decesso improvviso del padre, re Giorgio VI, in un’epoca in cui l’Inghilterra stava appena iniziando a riprendersi dalla grande guerra. Una donna forte, che ha saputo reggere i pesi del potere, ma anche quelli della vita. E’ destino di molte regine quello di non essere propriamente felici nella vita privata. Almeno, ciò sino a quando i matrimoni reali erano pilotati dalle potenti famiglie reali. Elisabetta non fa eccezione: Il pur simpatico principe Filippo non è mai stato un modello di fedeltà, ed è stato in buona compagnia, probabilmente lo è ancora, a prestar fede alla stampa specializzata. Il principe Bernardo D’Olanda, consorte della regina Giuliana, ebbe ben due figlie da altrettante relazioni extra-coniugali, mentre una figlia nata al di fuori del real matrimonio è attribuita all’attuale re del Belgio, Alberto. Senza figli naturali ma con impressionanti liste di amanti, pure il re di Svezia Gustavo, e quello di Spagna, Juan Carlos. Le regali mogli regalmente soprassiedono, forse in ragione di un’educazione che vuole la moglie saggia chiudere occhi ed orecchie, ma anche le porte del talamo nuziale. Anche la sopportazione ha un limite. Lo deve aver pensato anche la compianta Lady Diana, che non accettò per molto tempo di portare la tiara incastonata tra le corna. Molto più moderne, le principesse e future regine di oggi, quasi tutte cenerentole, non sembrano affatto condividere il tacito destino di chi le ha precedute, ed il matrimonio lo concepiscono escludendo l’opzione che include il sovraffollamento. Le monarchie europee si tingono sempre più di rosa, e forse le future regine di Spagna, Olanda, Belgio, Svezia, guarderanno anche all’esempio della saggia Elisabetta, che, nonostante tutto, si è saputa tenere trono e marito. Gli aspiranti cenerentoli delle nuove generazioni sono avvisati, e, se mai avranno qualche dubbio sul ruolo di principe consorte, potranno pur sempre guardare l’immagine più bella del matrimonio della principessa Vittoria di Svezia, erede al trono in dolce attesa di un nuovo erede (speriamo che sia femmina), in cui è lei a fare il baciamano al borghesissimo neo-marito Daniel. Per tutte le comuni mortali, da queste vite allo specchio, non resta che trarre l’insegnamento che, per quanto dorata, ogni vita ha le sue pene, e che ciò che conta è aver la saggezza di vivere ogni istante come se fosse l’ultimo.

2 pensieri su “Donne allo specchio: lunga vita alla regina

  1. Carissima amica Dr Giovanna,
    Si, la regina Elisbetta del Regno Unito divenne regina il 6 febbraio dell’anno 1952, ma mi si permette di tornare un po’ spingermi dietro gli anni, prima ancora che la Elisabetta diventasse regina.:.
    Edoardo VIII e principe di Galles nacque a Richmond il 23 Giugno 1894.. Dopo la morte di suo padre Giorgio V, egli, essendo primogenito, ottenne l’investitura di Re del Regno Unito il 20 gennaio del 1936, ma dato che volle a tutti i costi sposare la miliardaria vedova americana Wallis Simpson , e dato che il re è anche capo della chiesa anglicana , la cui religione non permette tali scandali, dovette abdicare al trono solo dopo pochi mesi, e cioè l’undici dicembre 1936, divenendo così, principe di Galles e duca di Windsor. Ma dato che non aveva figli, divenne re suo fratello minore che divenne re che diventò Re Giorgio VI, Mentre Edoardo duca di Windsor sposa la Simpson il 3 giugno 1937.
    Intanto, il fratello di Edouardo regna fino alla morte che avvenne il 6 febbraio del 1952, lasciando il trono a sua figlia Elisabetta che ancora regna felicemente.
    Per quanto riguarda Edoardo VIII e sua consorte Simpson Wallis che negli anni cinquanta -sessanta vivevano in America , personalmente ho avuto tantissime occasioni di servirli di persona perché venivano a pranzo e a cena nel ristorante dov’io ero cameriere . Il re era presidente onorario di tale locale e si portava dietro il fiore dell’aristocrazia ogni volta che veniva a pranzare.
    Ho già detto in qualche commento che una sera l’ex Re e consorte vennero , come il solito a pranzare di proprietà di un caprese, quando all’uscita dei regnanti notai io e il cantautore di Capri che veniva ogni anno in Florida per allietare i clienti con le proprie canzoni, qualcosa che luceva sotto il tavolo. Lo raccogliemmo e ci accorgemmo che si trattava niente di meno che del costosissimo diadema della regina . Lo consegnammo all’amico del re che ancora era rimasto nel ristorante. Si trattava del Play Boy Porfirio Rubirosa che sposò dopo una serie di matrimoni, la miliardaria Barbara Hutton con la quale divorzio dopo solo 53 giorni.
    L’indomani ritornarono al ristorante il duca di Windsor e sua consorte e mi regalarono 5 dollari per aver trovato il diadema. Diadema che è stato venduto all’asta qualche anno fa non ricordo per quanti miliardi di vecchie lire. . Edardo VIII morì nel 1972 e la Simpson Wallis nel 1986.
    Cordialità, alfredo

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