Scafati: sfiducia ad Aliberti, convocato Consiglio Comunale

E’ stato convocato per martedì 7 febbraio 2012 alle ore 18,00 (prima convocazione) presso la Sala consiliare della Biblioteca F.Morlicchio, il Consiglio Comunale di Scafati avente ad oggetto ‘Mozione di sfiducia al Sindaco Pasquale Aliberti’. Il primo cittadino al riguardo ha dichiarato quanto segue: “Consapevole di aver perseguito, in questi anni, insieme alla mia maggioranza, risultati straordinari, raggiungendo obiettivi importanti sia in campo urbanistico, con la realizzazione e pianificazione di numerose opere pubbliche, sia in campo sociale, innalzando la qualità dei servizi offerti e ancora promuovendo iniziative che hanno rivitalizzato il volto cittadino, e di aver fatto tutto questo in un contesto economico-sociale estremamente difficile, non posso non tener conto del quadro politico venutosi a delineare. Nonostante ciò, la firma dell’Accordo di Programma con la Regione Campania, nell’ambito del progetto Più Europa che consentirà in primavera di partire con altri 40 milioni di opere pubbliche e l’imminente approvazione definitiva del Puc, rappresentano traguardi importanti di questa amministrazione. Ritenendo da sempre, nel contesto politico, il principio morale ed etico ben più rilevante dei numeri o dell’attaccamento alla carica, pur potendo contare ancora su una maggioranza solida in consiglio comunale, ribadisco la mia convinzione nel ritenere fondamentale, per continuare la mia azione politica, il sostegno della mia maggioranza iniziale, quella composta dai consiglieri eletti nelle liste delle amministrative del 2008. Alla luce del passaggio all’opposizione dei consiglieri Carotenuto, Fantasia, Arpaia e del gruppo ‘Nuove Prospettive’, ho chiesto personalmente al presidente del consiglio comunale Andrea Inserra di convocare, in via urgente, un consiglio comunale avente all’ordine del giorno una mozione di sfiducia, al fine di verificare insieme l’esistenza di una maggioranza ‘etica’. In caso contrario, sarà opportuno ritornare a votare in tempi brevi, per evitare che la città sia sottoposta ad un lungo commissariamento”.