Salerno: “100X100 Arte e Tradizione Italo-Argentina” I Ediz.– Grande

Dal 15 al 30 gennaio 2012, hanno esposto: Alejandro A. della Porta -Alessandra Forte- Anonimo Argentino (AA) -Antonella Lozito- Antonio Ianuario- Vincenzo Matarazzo-Gianfranco Amodeo-Gianluca Foselli-  Giselle Galera- Gladys C.- Gustavo Paulino- Luz Giorno- Maria Grazia Giancappetti- Massimo Pacilio- Michele Franco- Orsola Supino- Paola Siano- Roberto d’Ambrosio-   Rosanna Gianino-   Silia Pellegrino-  Silvia Catino-   Stefania Salese-  Stelvio Gambardella-  Valerio d’Alessio- Valerio Iermano, sono artisti che vengono dal nord al sud dell’Italia, dall’Argentina, dalla Spagna, dalle Isole Canarie, dal Uruguay,  tutti italiani e italo-argentini. La città di Salerno ha ospitato l’evento “100X100 Arte e Tradizione Italo-Argentina” I Edizione –Mostra d’arte-artigianato-fotografia e grafica /cultura/spettacolo/solidirarietà, nella sugestiva sede espositiva dell’Antica Fornace via Lungo Irno, dove è stata elegantemente allestita l’impeccabile mostra,  mentre  lo stabile adiacente, il gran salone rosso del vecchio mulino ha ospitato i momenti di cultura, divertimento ed integrazione sociale a dimostrare che né la distanza né l’oceano possono separare, anzi, fungono da elementi unificatori tra i popoli italiano e argentino che, attraverso i secoli, hanno amalgamato le due culture e tradizione, faccendo nascere una terza nuova, più ricca, più nostalgica, la cultura appunto “italo-argentina”. La struttura è stata concessa dal Comune di Salerno, all’As.Mu.Do –Pace e Giustizia- Onlus che ha saputo valorizzare la struttura con una proposta di altissimo livello culturale, artistico e sociale; effettivamente,  la folta e qulificata affluenza di visitatori (anche infrasettimanale) ha confermato ampiamente l’eccellente riuscita dell’intera iniziativa di cui Gladys Mabel Cantelmi è stata l’artefice (vanta la direzione artistica, coordinazione ed organizzazione generale dell’evento), senza dimenticare la valida collaborazione del dott. Gennaro Irace (comm. Assonautica Salerno). La domenica 15 gennaio, per la presentazione del progetto e l’inaugurazione della mostra e dell’intero evento, sono intervenuti: Gladys Mabel Cantelmi (pres. As.Mu.Do.-Pace e Giustizia- ONLUS), responsabile del progetto; Gennaro Irace (comm. Assonautica Salerno) prezioso collaboratore; Luz Giorno, scultrice argentina arrivata dalla Spagna, prof.Andrea  Iovino (critico d’arte), direttore della Biennale di Arte e Scienze del Mediterraneo, il critico ha sottolineato l’importanza della rasegna d’arte, come manifestazione di una volontà di richiamare la società a riflettere su cosa è diventata l’umanità e cosa dovrebbe essere l’essere umano in qualità di elemento integrante della natura e della creazione tutta. Ha, inoltre, esaltato l’alta qualità dell’organizzazione, delle opere esposte e dell’intero evento, affermando che l’esposizione, da ogni punto di vista, nulla ha da invidiare (anzi…) alla biennale di Venezia presentata nella città di Pontecagnano; mentre l’ass.re al bilancio Alfonso Buonaiuto ha evidenziato l’importante affluenza di pubblico e ha ringraziato la responsabile del progetto per l’interessante proposta “che altro non è che un gesto nobile e disinteressato”  poiché l’arte nelle sue diverse sfaccettature sostiene in questo caso il progetto umanitario ideato da Gladys Mabel Cantelmi, che tende a togliere dalle misere condizioni presoché disumane i bambini denutriti della regione nord-ovest argentina che soppravivono nei pressi della discarica pubblica. Un richiamo alle radici è stato il momento “partenopeo” con Valerio Iermano, che ha proposto il suo libro di imagini e poesie per la raccolta fondi;   Ottavia Piccolo ci ha commosso con la letture dei suoi versi emanati dall’anima.  Le “fatine” del Centro Danza di Matilde Marciano sono state le simpatiche guide.  Il sostegno pratico  e amichevole di  Antonio de Simone e  la gentile presenza  di Maria Rufrano hanno contribuito alla buona riuscita delle serate  di Tango e Solidarietà con degustazione vini regionali ed empanada argentina, dove si è creato un momento “diverso” di agregazione sociale e  proposta culturale con un incroccio amichevole di tradizioni italo-argentine che unite al arte, simbioticamente si sono amalgamate in un gesto per la solidarietà promovendo il progetto dell’associazione a capo, Tucumàn: Nuova Realtà – pro bambini denutriti del Nord Ovest argentino. Le serate di tango “Milonga per i niños di Tucumàn”, sono state presiedute dalla Cantelmi che ha presentato i maestri ballerini Paola Mariana Cabrera e Rogelio Bravo,  argentini, entrambi noti professionisti tangueros, da Caserta e Napoli rispettivamente, i due hanno donato un magico momento ai presenti, in una danza di passione e sentimento come soltanto il Tango Argentino può fare. Le musiche sapientemente scelte dell’italo-uruguayano Ernesto Valles, hanno accompagnato le danze tutta la serata. Il prof. Carlo di Legge, ha apportato cultura e filosofia, con la presentazione del suo libro “Sentire il tango argentino”; gli acuti commenti di Antonio de Simone  hanno  sapientemente  “provocato” l’autore richiamando la sua attenzione verso temi profondi quali la “nostalgia e la malinconia”, gli origini del tango, evocando i pensieri di J.L. Borges fino ad arrivare alle parole di Cechov, senza trascurare il mito di Afrodite e Artemide, descrivendo perfettamente la doppia identità femmile. Appagato e sorridente, il mondo tanguero,  che ha superato il numero di 200 persone, si è espreso positivamente  contribuendo alla raccolta fondi per sostenere il progetto solidale. Sugestiva ed “eventuale” la rappresentazione teatrale della Compagnia del Giullare, l’opera intitolata Visita al Castello di Crome,  è stata proposta dal regista Andrea Carraro, eccezionalmente, all’interno della galleria espositiva  (fornace) dove gli spettatori hanno “visuto” nella storia seguendo un percorso itinerante, sorpresi ed incantati dall’atmosfera creatasi, hanno celebrato il regista e la sua compagnia con una sentita obazione. Per la  serata di conclusione, l’intervento del Consigliere Regionale, On. Gianfranco Valiante che ha sottolineato il meritevole risultato complessivo dell’evento nella sua prima edizione (augurando di continuare con le prossime), frutto della professionalità ed impegno della responsabile, Gladys M. Cantelmi che senza nessùn contributo economico è riuscita ad offrire alla città di Salerno due settimane di grandissimo espessore artistico, culturale e sociale e grazie a questo, tanti salernitani e cittadini delle diverse province d’Italia, hanno visitato ed ammirato la bellissima struttura ospitante e, approffitando il soggiorno in città,  hanno  le strade, le piazze e le ville illuminate con le luci d’artista, quindi anche promozione turistica. Grande affluenza, grandi personaggi, gran divertimento, gran solidarietà….insomma, grande successo! Ciliegina sulla torta, un tocco di cultura e contemporaneità nella proposta di grande interesse socio-culturale dell’ass. Altri Orizzonti,  piattaforma delle arti contemporanee della Campania, “Percorsi contemporanei”, forti temi della società odierna rappresentati e drammatizzati in una performance di teatro- danza con gli allievi del CFP  danza curata nella messa in scena dai docenti della piattaforma di arti contemporanee (scenicoClaudio Malangone, Antonello De Rosa, Anna Nisivoccia, Rocco Vertuccio, Mariapia Del Giorno, Vincenzo Capasso) che reclamano la meritata attenzione delle Istituzioni chiedendo almeno uno spazio “fisso” dove poter svolgere la loro arte e depositare il materiale scenografico, il pubblico attento ha apprezzato  e manifestato vero interesse,  invitato  speciale Delirio Creativo rito di improvvisazione teatrale che ha dimostrato la bravura dell’improvvisazione dei ragazzi della compagnia.  Diretti da Raffaele Bruno, musiche di Emanuele Aprile.

 

2 pensieri su “Salerno: “100X100 Arte e Tradizione Italo-Argentina” I Ediz.– Grande

  1. Les deseo el mayor de los éxitos en este maravilloso evento de unir dos culturas, que ya están unidas por la sangre, mis abuelos paternos nacieron en Saleno y en Campovasso,desde Argentina les mando un fuerte abrazo.-

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