Solofra: L’Officina-Chimica in Movimento per le nuove passerelle

Pelli e nuove tendenze, che le passerelle porteranno in auge per rinnovare abbigliamento ed accessori, assecondando i gusti più difficili. Così L’Officina- Chimica in Movimento di Giovanni D’Onofrio, nel solco d’una tradizione familiare ormai consolidata,  nella Sala Maggiore di Palazzo Orsini, a Solofra, alle ore 19,00, in una serata che ha registrato le nuove tendenze Summer 013, in collaborazione con Image Preview e Chimica Italiana.  Ospite doc Fabrizio Corona, affiancato dalla new Miss Universo, con tanto di coroncina in prima fila, accanto alle autorità istituzionali locali. Non senza qualche strattone emozionale, Giovanni D’Onofrio ha ricordato la scomparsa dell’amico Lello Esposito, al suo fianco in un lavoro altamente professionale, quale quello dei prodotti chimici per le pelli. A lui, la peculiare stima esternata alla famiglia, che ha presenziato alla serata, plaudendo ai brillanti successi che la coppia d’Onofrio, Giovanni e Maria, portano avanti da anni, nel solco d’una tradizione che non rinnega le origini.  Dopo il saluto da parte del sindaco di Solofra, Antonio Guarino, che ha stigmatizzato la realtà solofrana, in un moneto in cui la crisi attanaglia il settore aziendale, la parola a Giancluca Gori, che nel complimentarsi della secentesca location, ha introdotto le nuove tendenze. Ben 4, ispirate a diversi stili ed ambienti: Cuise Mood, improntata alla vita sul mare ed a tutto ciò che anima la superficie salina e l’equipaggio, in un vintage che privilegia i toni del cobalto, materiali stropicciati, saldature, bulloni e corde, rimandanti proprio i nodi marinareschi. Ma anche cromìe calde e coralli, alghe, con stratificazioni delle superfici, anche riandanti all’acciaio ed all’oro. Un po’ come nell’Art Appareil, dove la Pop Art sembra il volano iniziale. Un discorso materico, che privilegia superfici forti, ispirate all’arte informale, alle aree graffiate, astratte, ma anche a superfici riflettenti, in una libertà espressiva così cara a Worhol. Ma un’arte liberty diversa dalla Gipsy Trip, che si lega al nomadismo, alla realtà di chi è privo di fissa dimora ed ama girare il mondo. Echi zingareschi, l’oro, il rosso, ma anche una notevole corda catalana, con quel vermiglio che vien proprio dalla terra dei matador. Materiali assemblati, ricami preziosi, tra luci, animazione circense e scie orientaleggianti, mixate ad una discreta dose esoterica ed erotica. I toni spenti, aggressivi della Dark Soul, emulanti la vita notturna dei bikers. Un’eco vampiresca, con ampia finestra anche alla famiglia Adams, ispiratrice di colori neri, nappe leggerissime, in un glamour aggressivo, rock, tra borchie metalliche e tattoo. Le nuove tendenze della pelle, dunque, ancora una volta contemporanee, allo scopo di assecondare le istanze del tempo anche più disparate, ispirate all’arte ed alla letteratura, alla cultura come alla vita di tutti  igiorni. Al termine della proiezione accattivante, saggio vinello e stuzzicante buffet a base di pesce, con tanto di dolcezze finali:sul brindisi augurale, D’Onofrio ha anticipato l’invito alla prossima stagione primaverile.