Conosciamo i Balega (Congo Rd): il “gemello” del marito

Padre Oliviero Ferro

Vivevano in quella casa, marito e moglie, ma ciascuno era solo per se stesso, soprattutto la moglie che non voleva dividere niente col suo uomo. Lui, Kaseke, si dedicava alla caccia e tutto quello che prendeva, lo deponeva in casa. Mentre lei, Kabesha, il cui lavoro era la pesca, non mostrava mai neppure un pesce al marito. A malapena, l’uomo trovava qualcosa da mangiare e la vita era veramente molto grama. Un giorno, Kaseke, pensò bene di provare uno stratagemma del tutto originale per indurre la moglie ad interessarsi un poco di lui. Partendo per la caccia, quel mattino, col suo coltello, si leva un occhio e lo depose su un sasso. Poi ritornò a casa e si presentò:”Sono il gemello di tuo marito. Non se se te ne ha mai parlato”. “No, ma poco importa. Vieni”. Gli preparò un’accoglienza perfetta: acqua per lavarsi, un bel pranzo e un bel letto per riposarsi. Nel tardo pomeriggio, il gemello uscì di casa, andò a recuperare il suo occhio e ridiventò Kaseke. Arrivato a casa, Kabesha non lo gratificò neppure di uno sguardo. Tale modo nuovo di vita continuò per qualche giorno. Ad un certo punto, la donna subodorò l’imbroglio, anche perché non vedeva mai i due assieme. Una mattina seguì il marito, lo vide mentre faceva l’operazione, lo lasciò poi continuare per la sua strada. Prese quindi l’occhio e corse verso casa. Accolse il gemello con la medesima deferenza. Tutto proseguì secondo le abitudini. Ma alla sera, invece del marito, arrivò ancora il gemello. Fu facile capire che la donna conosceva il segreto: la pregò di restituirgli il suo occhio. Quando il gemello ridiventò Kaseke, Kabesha pure ammorbidì il suo cuore e la vita fu migliore per tutti.