Cava de’ Tirreni: l’Associazione Giornalisti Cava−Costa D’Amalfi “Lucio Barone” festeggia S. Francesco di Sales

Martedì 24 gennaio, in occasione della festa  di S. Francesco di Sales, Santo Patrono dei giornalisti, come è consuetudine ormai da qualche anno, l’Associazione Giornalisti Cava – Costa D’Amalfi “Lucio Barone” in collaborazione con l’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali ha organizzato un momento di riflessione sulla professione giornalistica. Alle ore 19.00, presso la Chiesa di S. Alfonso, in via Filangieri, sarà celebrata la S. Messa, presieduta dall’Arcivescovo, mons. Orazio Soricelli. Alle ore 20.00, sempre presso la parrocchia di S. Alfonso, si svolgerà un incontro sul tema: “La stampa cattolica in Italia”, del quale sarà relatore Antonio De Caro, past president dell’Associazione Giornalisti Cava – Costa d’Amalfi “Lucio Barone”, in qualità di addetto stampa dell’Arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni e di direttore di Fermento.  Al termine dell’incontro i giornalisti saranno ospiti del parroco don Gioacchino Lanzillo per un momento di fraternità. «Il tradizionale saluto del 24 gennaio, festa del Patrono dei Giornalisti, S. Francesco di Sales, con la santa Messa officiata da S.E. Rev. Mons. Orazio Soricelli, assume quest’anno un particolare valore etico, morale e professionale, poiché ancora una volta la stampa, ma soprattutto i colleghi pubblicisti, sono “oggetto” di attenzione da parte del governo centrale, in nome di una liberalizzazione delle professioni che, purtroppo, tocca i poteri “deboli” e sfiora i poteri “forti”.  – ha dichiarato il Presidente dell’ Associazione Antonio Di Giovanni − Il silenzio assordante dell’Ordine dei Giornalisti, che, fino ad oggi, ha solo sviluppato delle linee guida sull’ordinamento giornalistico da presentare al Governo, che “valuterà e approverà(?)…”non depone certamente a favore di una professione che sembra destinata sempre di più a pochi eletti o protetti, dimenticando chi fa veramente informazione, ovvero i circa 80.000 giornalisti pubblicisti che ogni giorno, con rimborsi ridicoli o a costo zero permettono l’uscita dei quotidiani e dei periodici in edicola. Non un segnale di ferma presa di posizione, non un accenno a bloccare per un giorno l’informazione per far aprire gli occhi su una della libertà di diritto del popolo italiano. Forse dovremo tutti riflettere su questa professione che ha dato pane ed informazione e che ha contribuito alla crescita sociale, economica, morale e intellettuale di tutti noiL’Associazione invita tutti i colleghi del territorio, associati e non, a partecipare a questo momento di confronto e riflessione.