Conosciamo i Balega (Congo Rd): la savana in mezzo alla foresta

Padre Oliviero Ferro

Il leopardo girava in lungo e in largo in cerca di cibo, quando scopre una parte della foresta ridotta a savana. Tutti gli animali, volenterosi e amanti di un po’ di pace, lo seguono, tracciano i limiti della loro piccola proprietà e si costruiscono la loro casa. Da ultimo arriva Kobe, la tartaruga, il quale si sente il dovere di mettere sull’avviso i suoi simili:”Questa savana non è naturale, ma voluta dagli umani per iniziare a coltivare. State sempre sull’avviso, perché arriverà il giorno in cui tutto sarà bruciato”. Nessuno prende sul serio il consiglio del saggio Kobe e tutti continuano la loro vita come se potessero vivere per sempre in quel luogo. La tartaruga comunque rimane vigile e si aggira sempre con gli occhi ben aperti. In attesa, non perde tempo e si costruisce un vero bunker sotterraneo a prova di ogni fuoco. Gli altri animali non si danno pensiero. Arriva il giorno fatidico e un gruppo di uomini accende il fuoco contemporaneamente in più punti di quella finta…savana. Kobe scende nella sua casa sotterranea, mentre tutti gli altri animali fanno una pessima fine. Quando pensa che tutto sia finito, con tanta calma, Kobe sale in superficie, chiama a destra e a sinistra, ma nessuno risponde all’appello. Mentre, sconfortato, rivede tutti i suoi compagni sterminati in così breve tempo, arrivano una decina di quaglie che si fanno il dovere di consolare quella creatura sola:”Afferra con la bocca questo bastone e noi ti porteremo in volo a guardare l’estensione della foresta”. Kobe afferra immediatamente il bastone e via…Kobe, in volo, sente il commento degli animali che dalla terra guardano in su:”Guarda, guarda, le quaglie portano a spasso il loro re”. Al sentire la parola Re, Kobe sente che tutto il corpo comincia a eccitarsi e a danzare, fino ad emettere il più bel canto della sua vita. Ma, al momento stesso in cui apre la bocca, cade e una morte impietosa segna la fine della povera tartaruga.