Salerno: “Nonunodimeno per il Pd” per una generazione nuova di cattolici in politica
Nutrita ed attenta partecipazione di pubblico all’incontro/dibattito del 13 gennaio 2012, – promosso da Nonunodimeno per il Partito Democratico“, in collaborazione con “Democratica. Scuola di Politica“ di Roma ed il “M.E.I.C. Mons. Guido Terranova” – per discutere con Sen. Alfonso Andria, l’Avv. Giovanni Celenta, il prof. Luca Dotallevi ed il Sen. Giorgio Tonini per discutere del libro “L’ultima chance. Per una generazione nuova di cattolici in politica”. Presente tra il pubblico anche Mons. Moretti, Arcivescovo della diocesi di Salerno, Campagna, Acerno. L’avv. Celenta Giovanni ha introdotto i lavori sottolineando la utilità, in un momento di crisi profonda sociale ed economica, che ha nella finanza pubblica il punto di espressione più acuta, di una sforzo collettivo della comunità civile e, in essa, delle chiese e dei cattolici alla costruzione di più solide ed efficienti istituzioni pubbliche. L’on. Alfonso Andria ha ricordato i recenti passaggi parlamentari durante i quali i partiti, e tra questi il PD, hanno colto l’urgenza di sostenere il governo Monti per l’adempimento di scelte dolorose di finanza pubblica. Ha rimarcato la drammaticità del momento per l’Italia e l’Europa e la fecondità dei valore della laicità, sulla scia di De Gasperi e di Sturzo, per una risposta collettiva e propositiva alla crisi che attanaglia la società italiana. L’on. Giorgio Tonini ha descritto con efficacia le cause e gli effetti della avversa congiuntura in cui versa l’Italia. Ha rilevato la persistenza dei fattori di debolezza del sistema pubblico ed amministrativo italiano, quali il dissesto della finanza pubblica, la mancata riforme delle istituzioni e la fragilità dei soggetti politici. Ha sottolineato la necessità di un convinto sostegno al Governo Monti ed alla sua azione di risanamento finanziario, di liberalizzazione dell’economia e di ammodernamento del welfare. Ha ricordato la grave responsabilità del trasversale “partito della spesa facile” nella produzione dell’insostenibile indebitamento pubblico. Ad esso ha contrapposto la fecondità di una prospettiva fondata sull’ interclassismo delle riforme che orienti l’azione della politica nelle istituzioni e nella società. Ha rilevato quanto sia indilazionabile per il PD, se vuole proporsi credibilmente alla guida del paese, di rappresentare i gruppi sociali più innovativi e dinamici della società. Il Prof. Luca Diotallevi ha sottolineato “che l’Italia ha estremo bisogno di riformismo, ma mancano i riformisti ed ha proposto un rinnovato protagonismo politico della società, delle chiese e dei cattolici nella società e nelle istituzioni. Il Prof. Diotallevi ha proposto la costituzione di uno schieramento riformista liberale e poliarchico che riconosca alla politica una funzione specifica, ma non esclusiva nella realizzazione del bene comune. Ad esso concorrono anche i cittadini, le famiglie, le imprese, le chiese, le associazioni. In questa prospettiva i laici cattolici devono assumere una iniziativa forte per favorire la nascita di tale aggregazione riformista.