Eboli: GdF, sequestra discarica abusiva

Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio ed a tutela dell’ambiente disposti dal Comando Provinciale di Salerno, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Eboli hanno sequestrato un’area adibita a discarica abusiva a cielo aperto di terreno e rocce da scavo, provenienti da cantiere edile, e depositate sul litorale marino di Eboli. I finanzieri, consapevoli di dover arginare l’illegalità ambientale in un periodo così delicato per tutta la Regione Campania, hanno posto in essere un’efficace azione volta al monitoraggio delle zone del comprensorio ritenute a forte rischio di “sversatoio”. Nell’ambito di tali attività ed a seguito di penetranti indagini investigative, è stata sequestrata, in località “Campolongo”, una discarica abusiva che si estendeva per una superficie complessiva di 5.000 mq.. I rifiuti rinvenuti, costituiti da materiali di risulta provenienti da cantiere edile del salernitano, venivano depositati sul terreno agricolo per innalzare il livello dello stesso, determinando un’alterazione dello stato originario dei luoghi; il tutto senza alcun preventivo controllo delle caratteristiche organiche e chimiche dei materiali sversati. Le aree, successivamente, sarebbero poi state destinate alla coltivazione di ortaggi, con potenziale pericolo per la salute pubblica. All’atto dell’intervento venivano sorpresi a svolgere l’attività illecita due soggetti, intenti a manovrare ruspe escavatrici e mezzi di trasporto. In flagranza di reato si procedeva al sequestro dell’area e dei mezzi ed al deferimento all’Autorità Giudiziaria, oltre che dei due soggetti intenti allo scarico, anche del proprietario e del conduttore del terreno, ed ancora del responsabile del cantiere di provenienza dei rifiuti, immediatamente individuato. Tutti i soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazione al decreto legislativo n. 152/2006 ed al D.P.R. n. 380/01 e saranno immediatamente avviate le procedure per il ripristino dell’originario stato dei luoghi. L’attività di servizio costituisce ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo sul territorio a tutela della salute dei cittadini, significativamente e continuamente intensificato in un periodo che, come detto, è di forte “emergenza ambientale”.