Pillole di umanità

Giuseppe Lembo

Oggi più di ieri, il consenso viene captato da individui sciatti, insignificanti e senza valori; da vere e proprie “scatole vuote”, piuttosto che da persone motivate e determinate. Esistere in positivo, per creare un mondo migliore. Seguire o raggiungere i propri sogni. Il mondo attuale è assolutamente povero di cose belle. Non dobbiamo vivere da comparse; dobbiamo saper essere protagonisti e pensare positivo, credendo possibile la nascita di una nuova umanità, con un uomo nuovo che sappia rispettare la natura, evitando di aggredirla ed entrandovi in contatto, comprendendo tra l’altro, il linguaggio degli uccelli e degli animali, unitamente alla voce dell’aria e dell’acqua ed alle onde del mare che, alternando i loro movimenti sanno parlare anche all’uomo,forse anche all’uomo di oggi, purtroppo distratto e poco attento non solo a quel linguaggio, ma anche al parlare dialogante con i propri simili. Nel mondo dove tutto è materia e beni di consumo tanti, troppi sono gli stupidi strupatori della Terra. Cresce nel mondo del benessere il “popolo dell’immondizia”. Tornare ad essere bambini, è un sogno che deve accompagnare l’uomo per tutta la vita. Il mondo, nella sua evoluzione naturale, di fatto, rinnovandosi, ha le sue radici lontane in una preistoria carica di significati profondi. Oggi è necessario che l’uomo sappia credere in un mondo migliore; si tratta di un’impresa non facile. L’uomo nel suo presente senza futuro, tenta sempre più di annullarsi e di non credere a niente, se non in quell’attimo di piacere godereccio fine a se stesso, per cui velocemente scompare e fa vederti il fondo del nulla che, sempre più in fretta, avvolge e travolge tutto della vita dell’uomo. L’esistenza umana è più completa se si sa donare agli altri; è egoisticamente negativo il pensare a prendere solo per sé. Lo stare insieme ed il fare per gli altri ci fanno sentire più liberi, più uomini, più appagati del nostro essere quotidianamente uomini tra gli uomini. È un dovere di tutti regalare ai propri figli un futuro migliore; un futuro vivo e non una pattumiera ammorbante, simbolo di un correre inesorabilmente verso la fine di tutto. Le cose belle si fanno se si riesce ad essere concretamente animati dalla fede in ciò che si fa. Il mondo è purtroppo, abbondantemente affollato da anime perse che non fanno nulla per migliorare la società nella quale vivono e della quale sono critici feroci ed aggressivi; ma la cosa più grave è che non fanno nulla neppure per migliorare neanche la loro misera ed inutile esistenza. La società per cambiare ha bisogno di uomini veri; ha bisogno di uomini disponibili e dalla presenza intelligentemente pronta ad occuparsi degli altri anche se non si conoscono. Il mondo di oggi corre il grave pericolo di essere vittima delle scelte di pochi che, tra l’altro, sempre più spesso, non sono neanche quelli giusti. Per evitare questo pericolo mortale è necessario essere attivamente presenti ed informati. Il mondo è dominato da una droga mediatica per poveri di spirito. Fa male a tutti; produce guasti gravi ed irreparabili nelle coscienze della gente, soprattutto se trattasi di gente comune che non ha gli anticorpi culturali per difendersi. Il futuro dell’essere umano è nel suo passato; un luogo del passato deputato al pensiero per l’insieme sociale, era l’antica agorà; quella piazza è oggi vuota e delegittimata da una piazza virtuale dove non si pensa, non si parla, ma si costruisce solo uno scontro umano che alla fine è mortale per la civiltà umana, ormai sempre più decadente e sempre più in corsa accelerata verso la sua inarrestabile fine. A chi giova? A chi conviene tanta disumana pazzia? Il mondo è governato dalle persone; sono le persone, quelle vere, a far camminare il mondo; sono le persone a promuovere il cambiamento; sono le persone che cambiano anche la tua vita. È motivo di grande piacere personale impegnarsi insieme agli altri per un obiettivo comune. Il mondo cambia ed in fretta; purtroppo, non cambia e si evolve sempre in senso positivo. Questo soprattutto in politica e nel comportamento umano dei politici. Un esempio dell’encomiabile passato italiano da prendere a riferimento, ci viene dallo statista Giovanni Giolitti, uomo e politico eccellente, per dieci anni presidente del consiglio italiano, nel periodo 1892/1921. Una vita modesta, con ambienti di vita altrettanto spartani ed assolutamente modesti. Modesta la sua casa a Ginzano Cavour; i politici di oggi, tutti protesi nell’apparire e fare del benessere la loro prima ragione di vita, in una casa come quella di Giolitti, al massimo farebbero dormire la servitù, qualche guardaspalle e/o qualche escort. Come cambia il mondo! Come cambiano gli uomini!  Per operare bene a favore degli altri, occorre la condivisione; occorre il coinvolgimento, il più ampio possibile sugli obiettivi comuni. Il mestiere del capo è un mestiere duro; il capo deve avere, prima di tutto, carisma. Se ha carisma sa anche convivere con gli altri e lavorare per obiettivi comuni; se non ha carisma tutto, ma proprio tutto, è destinato a naufragare miseramente. Per riuscire nei propri obiettivi, è necessario avere la capacità di essere un riferimento positivo per gli altri. Meglio ancora essere un amico; è solo così che gli altri capiranno l’importanza di credere in voi e così, per il raggiungimento di obiettivi comuni, vi seguiranno. Per tutti è necessario il rispetto della propria identità; non ci si può assolutamente  snaturare solo per compiacere gli altri ed ancora peggio, per compiacere quelli che sono i potenti di turno che fanno di tutto per circondarsi di servili cortigiani, svuotati della propria identità e ridotti al solo ruolo di servi sciocchi. Oggi la politica non è confronto libero e democratico; appare, sempre più, come una vera e propria guerra. Questo, soprattutto nel nostro Paese, sempre più anomalo, dove il mondo politico combatte una vera e propria guerra violenta e di logoramento che coinvolge tutto e tutti, determinando situazioni finali da resa dei conti, con gravi danni per la società civile, inesorabilmente assediata e stritolata dai poteri forti che non hanno considerazione umana per niente e nessuno. È proprio vero. L’importanza dell’individuo nella società è assolutamente fuori discussione; l’individuo, nell’insieme sociale rappresenta colui con cui si può anzi si deve dialogare; si può ragionare; si possono trovare soluzioni ai problemi ed alla fine, può essere un buon compagno di viaggio, con cui progettare il futuro. È alternativo alla folla, un insieme del nulla che si esalta fino alle estreme conseguenze; la folla, per come si comporta, è stupida, cieca e violenta. Come si costruisce la pace? Certamente con il dialogo, il confronto, mai con la guerra, uno strumento di morte, assolutamente ingiusto e sempre contro l’uomo. Oggi il mondo è violentemente governato dai poteri forti; dal mondo dell’economia e dei banchieri, gli usurai dei tempi moderni che, forti del loro strapotere economico, stanno uccidendo la Terra, ammalata di uomo, soprattutto di uomini dai poteri forti. Come salvarsi da tutto questo? Come mettere da parte le violenze della guerra? Pensare di unire tutto ciò che è diviso ed usare la forza inarrestabile delle idee. Con queste armi del buon vivere insieme, forse si può tentare di far rinsavire e superare la pazzia collettiva che sta distruggendo questo povero mondo, nel quale l’imbecillità umana sta mettendo a tappeto e quindi irreparabilmente annullando la saggezza umana di sempre, senza la quale c’è il nulla; senza la quale è la fine di tutto e di tutti.