Figlio unico senza appello!

di Rita Occidente Lupo

  Figli unici per forza, dettati dalla carenza occupazionale e dal rincaro del mercato del lavoro. Nel Paese, tanti bambini, tra bambole  e trenini , che ancora cullano la loro infanzia, costretti tra pareti domestiche senza compagni di giochi familiari. Nel giro di qualche anno, sensibilmente alterata la struttura domestica, che vede di solito il nucleo monogamico con un unico rampollo. E dal 40,5%, al 28,7%, la percentuale di minori con padre occupato e madre casalinga, lievitando la mole di quanti vantano entrambi i genitori stipendiati (41,5%) anche se in calo negli ultimi anni per la crisi economica, che comunque presenta al Nord il 51% di genitori occupati, a fronte del 24,3% nel Sud. Tenendo presente anche il nuovo volto familiare, che subisce le separazioni ed i divorzi, con conseguente ampliamento dell’originario nucleo, molti vivono con uno dei genitori affidatari, dal 6%, al 12%.  In quanto alla tutela, spesso sono i nonni a prendersi cura dei piccoli o baby sitter gettonatissime. Anche il ludismo ha subito una metamorfosi: oggi il telefono cellulare costituisce un tutt’uno con internet  e coesiste con alcuni giocattoli “del passato” ovviamente rivisitati ed aggiornati!