Cetara: alla riscoperta degli Antichi Sapori 2011

Si ripropone il tradizionale appuntamento annuale dedicato alle riflessione sul peculiare condimento cetarese, la colatura di alici, valorizzato dalla gastronomia del piccolo borgo di pescatori della Costa d’Amalfi.  Alla riscoperta degli antichi sapori, Festa della colatura di alici, nel solco di una consolidata tradizione, è organizzata dal Comune, in collaborazione con la Pro Loco, l’Associazione Amici delle Alici, i ristoratori locali Acquapazza, Al Convento, La Cianciola, S. Pietro, La Falalella e le aziende produttrici di colatura.  Da  anni rappresenta la principale occasione per  focalizzare l’attenzione sul prezioso condimento, con il coinvolgimento delle  associazioni presenti sul territorio impegnate nella valorizzazione della tipicità locale discendente dal Garum romano. A nove anni dal riconoscimento del ‘Presidio Slow Food’ della Colatura tradizionale d’alici di Cetara, e nel quadro di una crescente attenzione rivolta al prodotto, l’edizione di quest’anno segna un’ulteriore tappa nel percorso avviato. Dopo l’adozione di uno specifico disciplinare di produzione della colatura tradizionale di Cetara, sottoscritto dalle aziende produttrici, è stata anche scelta una specifica bottiglia per facilitare la riconoscibilità del condimento nella sua versione tradizionale,  che riscuote i consensi unanimi dei più noti protagonisti del mondo della gastronomia, recentemente con grande successo al Salone del Gusto di Torino. Alici e colatura sintesi dell’identità locale: verso la rete delle Città del Pesce Azzurro” questo il tema scelto quest’anno per indicare il forte legame fra i prodotti e l’identità della nostra comunità collegandola con altre realtà territoriali della Provincia dotate di analoghe caratteristiche: Castellabate, Pollica, Pisciotta. Fra i sindaci delle comunità, Costabile Spinelli, Stefano Pisani, Vittorio Marsicano, si avvierà un’esperienza di collaborazione denominata Rete delle citta’ del pesce azzurro, in coordinamento con l’esperienza di Res Tipica dell’ANCI. Su questo tema si svolgerà un convegno alle ore 18 del 3 dicembre  presso la sala Polifunzionale ’M. Benincasa’ in piazza Vieski per riflettere sul tema. Dopo i saluti di Secondo Squizzato, sindaco di Cetara, del presidente della Pro Loco, Aldo Marano, di Pietro Pesce presidente dell’Associazione Amici delle Alici e coordinatore del presidio locale Slow Food, seguiranno alcuni interventi di approfondimento: l’antropologo Annalisa Di Nuzzo dell’Università di Salerno, Carlo Montinaro, preside della Nuova Scuola Medica Salernitana, Sergio Galzigna di Slow Food, Rosario D’Acunto, vice presidente di Res Tipica dell’ANCI. I sindaci dei comuni salernitani delle Città del pesce azzurro sottoscriveranno un atto di impegno per avviare l’esperienza di rete locale. Coordina il  dibattito Luciano Pignataro, giornalista e cittadino onorario di Cetara. Al termine, nella  Torre Vicereale, inaugurata quest’anno,  verrà eseguita la spillatura del terzigno, l’antico metodo per recuperare dal contenitore il prezioso condimento. A seguire gli assaggi di piatti della gastronomia locale dei ristoratori Acquapazza, San Pietro, Al Convento, La Cianciola, La Falalella. Sempre nella Torre, si svolgerà una degustazione dei grandi bianchi della Costa d’Amalfi a cura del gruppo Slow Wine. Partecipano le aziende locali produttrici della colatura: Delfino Battista Srl, Nettuno di Giordano Ida, IASA srl.  Infine, domenica 4 dicembre la colatura ‘nuova’ sarà protagonista presso tutti i ristoratori cetaresi che presenteranno ai visitatori del centro costiero un particolare menù degustazione per immergersi nella tradizione culinaria locale che troverà un suo importante momento di valorizzazione nel contesto dell’antica Torre Vicereale di cui a breve verrà celebrata la riapertura. In quel contesto, oltre alla rete nazionale delle Città del pesce azzurro, verrà realizzato un apposito premio con la creazione di un’Accademia della cucina del mare, che, quale primo obiettivo, in primavera, premierà il miglior piatto a base di pesce realizzato presso le famiglie cetaresi.