Paestum: Bmta, ad Ahmed Mahjub Premio Paestum Archeologia

La mancanza di rigore nella comunicazione, la riduzione della valenza scientifica in nome della semplificazione e diffusione al grande pubblico e la banalizzazione nell’interpretazione del bene culturale sono le principali minacce del turismo culturale: è quanto emerge dalla ricerca “Risorse archeologiche e turismo culturale: dinamiche e modalità di valorizzazione” a cura del CISET Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia presentato dalla ricercatrice Silvia Conte questo pomeriggio alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico nell’ambito del “V Incontro Internazionale delle Testate Archeologiche: Tutela del Patrimonio e Turismo Culturale in tempo di Crisi” promosso in collaborazione con ICCROM e Archeo. L’analisi SWOT sui Beni Archeologici condotta dal Centro ha evidenziato i punti di forza e le opportunità degli stessi legati al turismo, sottolineando una rinnovata attenzione verso l’archeologia come destinazione turistica, specie se inserita in itinerari più ampi che consentano maggiori godibilità territoriali, in linea con le nuove modalità di fruizione emergenti, come l’experience approach.  “Un maggiore coordinamento e comunicazione tra i soggetti che a vario titolo si occupano dei beni archeologici e un maggiore sforzo interpretativo di comunicazione da parte dei gestori dei siti sono le condizioni necessarie per trasformare le opportunità in azioni concrete – ha spiegato la Conte – oltre che la necessità di valorizzare gli aspetti tangibili del bene con quelli non-tangibili, ovvero quelli che hanno la capacità di evocare e collegare passato e presente, ed inserire il bene in un contesto territoriale che coinvolga anche la Comunità locale”. Il ruolo centrale della Comunità nel rapporto tra sviluppo turistico e conservazione dei beni culturali, è stato richiamato anche dal Direttore Generale dell’ICCROM Mounir Bouchenaki. Sulla doppia accezione di crisi, come congiuntura economica e come collasso governativo, si è soffermato invece  Maurizio Melani Direttore Generale DG per la promozione del sistema Paese Ministero degli Affari Esteri, sottolineando che nel primo caso “occorre guardare alla tutela come fonte di investimento per la ripresa economica”. Al termine dell’incontro, Maurizio Melani e il direttore della Borsa Ugo Picarelli hanno consegnato a Ahmed Mahjub, direttore del sito archeologico di Leptis Magna (Libia) il Premio Paestum Archeologia: “per l’abnegazione a difendere il patrimonio archeologico anche con la propria vita memore degli insegnamenti e dei valori della sua famiglia e per la visione culturale che fa di Ahmed Mahjub e di quanti come lui le fondamenta di una rinascita civile ed economica”. Sono convocati per domani, sabato 19, (ore 10) gli Stati Generali dell’Archeologia sul tema “La professione dell’archeologo. Chi fa archeologia oggi in Italia” a cura della Direzione Generale per le Antichità e la Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con ANA Associazione Nazionale Archeologi e CIA Confederazione Italiana Archeologi. Molti autorevoli partecipazioni sono attese,  introduce e modera Luigi Malnati Direttore Generale per le Antichità MiBAC. Sempre in mattinata, in programma anche l’Assemblea Generale Archeoclub e il Consiglio Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia.  In agenda anche “Incontro con i ProtagonistiFrancesco D’Andria Direttore Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia, Sebastiano Tusa Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani, Alberto Angela Divulgatore scientifico, Eva Cantarella scrittrice e giurista, Stefano De Caro Archeologo già Direttore Generale per le Antichità del MiBAC. “L’Italia nella valorizzazione del Patrimonio Archeologico e Culturale dell’Iraq” a cura del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, e “La Fondazione Paestum celebra i 150 Anni dell’Unità D’Italia per una storia culturale degli italiani: Dalle identità etniche a popolo” sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio della Regione Campania, “Donne e Archeologia: le difficoltà della professione e le archeologhe che (r)esistono” a cura di ANA Associazione Nazionale Archeologi e del Comitato Archeologhe che (R)esistono, i titoli di alcuni degli Archeoincontri in programma.